Cocaina da spacciare alla festa: scoperti e arrestati tre giovani

Archivio

MELDOLA. Avevano acquistato cocaina con l’intenzione di venderla a una festa pubblica nella zona della piscina e per farlo avevano anche preso in affitto una stanza in un bed&breakfast da usare come “deposito” per la sostanza stupefacente. Sono però stato scoperti e arrestati. In manette sono finiti due cugini albanesi, da anni residenti a Cusercoli, di 26 e 29 anni, incensurati, e una ragazza residente in provincia di Ancona, di 29 anni. Per tutti e tre, dopo la convalida dell’arresto, il giudice Marco De Leva ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e di permanenza in casa dalle 23 alle 7, in attesa del processo che verrà celebrato nei prossimi giorni. Sequestrati 23 grammi di cocaina, tutti destinati a potenziali acquirenti di una festa alla quale erano presenti anche dei minorenni, elemento che rappresenta un’aggravante nell’ipotesi di accusa. I tre ragazzi d’altra parte avevano acquistato lo stupefacente proprio sperando di eludere i controlli degli organizzatori e vendere la droga, acquistata nel pomeriggio, a potenziali clienti la sera stessa. Non si tratta spacciatori di professione quindi: il 26enne e la ragazza sono disoccupati, il 29enne è operaio.

Il controllo

Traditi da un controllo della pattuglia del Nucleo operativo radiomobile della Compagna carabinieri di Meldola che ha subito notato il nervosismo dei due cugini. È successo qualche sera fa in via Cavour a Meldola. I militari hanno fermato la vettura sulla quale si trovavano i due albanesi, entrambi in Italia da quando erano molto piccoli. I due ragazzi hanno mostrato segni di inquietudine che hanno fatto nascere il sospetto che potessero nascondere qualcosa. Infatti dalle tasche dei pantaloni dei due sono spuntate 4 e 8 dosi di cocaina, entrambe da mezzo grammo l'una, quindi una quantità che poteva ancora rientrare nell’uso personale. Ad attirare l’attenzione degli uomini dell’Arma è stata la chiave di un bed&breakfast in centro a Meldola, circostanza “strana” per due residenti a Cusercoli. I due si sono giustificati dicendo che avevano accompagnato una loro amica che era arrivata dalla provincia di Ancona, anche se non si capiva perché avessero loro la chiave della stanza. A questo punto il 26enne ha fatto le prime ammissioni, dicendo che si stavano recando alla festa in piscina per incontrare la ragazza, e che se i carabinieri fossero andati a controllare la stanza avrebbero trovato altra sostanza stupefacente. Così è stato: sono state trovate, nello zaino della ragazza, altre tre dosi, da 5 grammi l'una, ancora da dividere, visto che erano pronte bustine, forbici e bilancino di precisione. Tutta la sostanza era stata acquistata nel pomeriggio per poi essere parcheggiata nella stanza e portata, in piccole dosi alla festa. Proprio lì si trovava la ragazza, forse già con alcuni clienti pronti a pagare le dosi: per questo la 29enne mandava messaggi e telefonava ai due albanesi, già in custodia, però, dei Carabinieri. La ragazza è stata rintracciata da una foto e accompagnata in caserma. Il sostituto procuratore Fabio Magnolo ha disposto l’arresto dei tre, il cui fermo è stato già convalidato.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui