Natalino Balasso: "Arlecchino datato? No, è vera umanità"

FORLI'. A poche settimane dal debutto nazionale, giunge al teatro Diego Fabbri di Forlì da oggi a domenica 16 dicembre (ore 21, domenica, ore 16) “Arlecchino servitore di due padroni”, rilettura del testo di Carlo Goldoni da parte di Valerio Binasco. Protagonista dello spettacolo, Natalino Balasso, insieme a Fabrizio Contri, Marta Cortellazzo Wiel, Lucio De Francesco, Michele Di Mauro, Denis Fasolo, Elena Gigliotti, Gianmaria Martini, Elisabetta Mazzullo, Ivan Zerbinati.

Binasco accetta la sfida di questo testo: sceglie infatti di dare al testo un sapore moderno, e di restituire realismo e credibilità ai personaggi allontanandosi dai canoni della Commedia dell'arte per avvicinarsi, semmai, ai toni e al linguaggio di quel vero e proprio genere che è la commedia all'italiana. In questa operazione, che gli permette di costruire un Arlecchino dal carattere “moderno”, il regista sfrutta la vena grottesca e surreale di Natalino Balasso. Del resto, commenta il regista, «c’è nella nostra interpretazione di questa commedia un forte, sentito richiamo all’umanità vecchio stampo, di sapore paesano e umilmente arcaico. Quella che ha abitato il nostro mondo in bianco e nero, si è seduta ai tavoli di vecchie osterie, ha indossato gli ultimi cappelli, ha assistito al trionfo della modernità con comico sussiego, ci ha fatto ridere e piangere a teatro e al cinema con le “nuove maschere” dei grandi comici del Novecento, e poi è svanita per sempre, nel nulla del nuovo secolo televisivo. A chi mi chiede, del resto “come mai ancora Arlecchino?” rispondo che i classici sono carichi di una forza inesauribile e l’antico teatro è ancora il teatro della festa e della favola».

La compagnia incontra il pubblico sabato 15 (ore 18) nel ridotto del Fabbri, a ingresso libero. Biglietti: 14-25 euro. Info: 0543 26355

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