Nasce l’unione delle aziende che riciclano abiti usati: l’Unirau

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Raccogliere e valorizzare la parte tessile dei rifiuti urbani. Nasce all’interno di Fise Unicircular, l’associazione delle industrie dell’economia circolare, l’Unirau, l’associazione delle aziende e delle cooperative che si occupano di raccolta, riuso e riciclo dell’abbigliamento usato. Unirau costituisce un’evoluzione della storica sigla Conau, il “consorzio” nato nel 2008 e che, durante la propria attività ha ottenuto importanti risultati per il settore, come l’aggiornamento delle norme del Decreto ministeriale del 5 febbraio 1998 per le parti relative al recupero dei rifiuti di abbigliamento, diverse circolari interpretative da parte degli Enti competenti e la norma relativa alle donazioni inserita nella legge contro lo spreco alimentare (la cosiddetta “Legge Gadda”), fondamentale per chiarire la differenza tra raccolta differenziata e dono. «

L’obiettivo - ha dichiarato il presidente di Unirau, Andrea Fluttero - è di riorganizzare ed ampliare la base associativa, coinvolgendo gli operatori della raccolta, del commercio, dell’intermediazione e della selezione, anelli indispensabili alla valorizzazione delle raccolte, puntando anzitutto alla preparazione per il riuso dei capi e degli accessori di abbigliamento tal quali e, in via secondaria, al riciclo di materia delle frazioni che non possono essere destinate direttamente al riutilizzo. La trasformazione in Associazione nasce inoltre dall’esigenza, in considerazione della probabile nascita di un regime di Epr (responsabilità estesa del produttore) e della conseguente costituzione di ‘Consorzi di produttori’, di evitare la possibile confusione dei rispettivi ruoli in ragione della definizione di ‘Consorzio’ che caratterizzava il Conau».

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