Ci sono diverse novità per questa edizione di “Stella dell’Appennino”, l’annuale appuntamento con i vignaioli di Modigliana a inizio settembre. La prima è esserci dopo l’alluvione e le frane che hanno devastato questo territorio e purtroppo anche molti vigneti. C’è un libro che racconta tutto quello che è successo in questi mesi e la volontà di ripartire. E anche una importante novità in bottiglia: da ora Modigliana è anche bianco. C’è però anche una defezione: a questa edizione non sarà presente la cantina Ronchi di Castelluccio, al momento in uscita dalla stessa associazione. Un’assenza che peserà non poco, considerato quello che rappresenta questo nome per la storia enologica romagnola, ma per questo territorio viticolo in particolare e il racconto che lo riguarda.
Il nuovo bianco Modigliana
«Con il 3% delle vigne di sangiovese della Romagna produciamo il 25% dei vini che rivendicano la sottozona. È un dato che racconta bene la nostra motivazione. E con questa edizione lanciamo una sfida nuova, quella del Modigliana bianco che debutta proprio in questa occasione», commenta Renzo Maria Morresi, produttore con La Casetta dei Frati e presidente dell’associazione Stella dell’Appennino. «Il Modigliana bianco è una conquista che abbiamo fortemente voluto e siamo orgogliosi di presentarlo per la prima volta tutti insieme. I vini sono quelli della vendemmia 2022 e saranno disponibili ai banchi d’assaggio insieme ai Modigliana rosso», aggiunge Luca Monduzzi, della cantina Il Teatro. Da disciplinare, il bianco che può rivendicare la menzione Modigliana, deve essere in prevalenza di uve trebbiano, vitigno che questa zona e questi produttori hanno già saputo bene valorizzare nelle ultime annate, con la possibilità di arricchire l’uvaggio con sauvignon blanc, altro vitigno internazionale che però su queste colline è una presenza ormai storica grazie proprio alle prime sperimentazione degli anni Settanta del secolo scorso di Castelluccio.
Il programma e il libro
Il lungo week end di Modigliana comincia domani sera alle 19 con al presentazione del libro “Modigliana, storia di gente, Appennino, vini” a cura di Giorgio Melandri, produttore della stessa associazione con la cantina Mutiliana, seguito da una cena di gala a invito. Per il pubblico l’appuntamento è poi domenica e per gli addetti lunedì con i banchi di assaggio delle cantine Casetta dei Frati, Fondo San Giuseppe, Lu.Va., Menta e Rosmarino, Mutiliana, Pian di Stantino, Il Pratello, Il Teatro, Torre San Martino, Villa Papiano; dalle 10 del mattino fino alle 18 in entrambi i giorni. Con le cantine di Modigliana ci saranno, il lunedì, l’Osteria La Campanara di Pianetto e l’Osteria La Zabariona di Ravenna, mentre la domenica il servizio di ristorazione sarà assicurato da Fabrizio e Andrea Donatini con le loro piadine e i prodotti selezionati sul territorio. «Questo per noi è un momento importante, pieno di vita ed energia. L’edizione di quest’anno segnato dall’alluvione testimonia questa nostra forza e ha un valore simbolico straordinario, indica una strada e racconta l’Appennino nella sua realtà. Vogliamo parlare di futuro, già da oggi», dice Francesco Bordini, produttore a Modigliana con Villa Papiano.