Modigliana. Ponti pedonali in legno, dono di architetto giapponese

L’architetto giapponese Shigeru Ban, professionista di fama internazionale la cui ricerca in campo architettonico lo ha portato ad aggiudicarsi il prestigioso premio Pritzker nel 2014, sta progettando due ponti pedonali in legno per Modigliana che verranno posti rispettivamente sull’area di via Ibola e nella zona del centro storico fungendo da collegamento verso la Roccaccia. Opere che avranno un enorme valore non solo dal punto di vista architettonico ma anche simbolico e turistico. «Le costruzioni - spiega l’assessore al turismo e alla cultura, Rosa Grasso - sono entrambe in corso di progettazione e di vaglio da parte dell’architetto. A maggio ero ancora dottoranda all’università di Bologna (anche l’assessore è un architetto ndr) quando sono stata contattata dal mio supervisore perché Ban si era reso disponibile ad aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione di maggio visto che è molto attivo nell’aiuto durante le catastrofi naturali». Non è la prima volta che l’architetto giapponese corre in aiuto anche al nostro Paese. Nel 2009, infatti, ha presentato un progetto per la ricostruzione della sede del conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila, dopo le distruzioni causate dal terribile terremoto. Un progetto che ha dato alla luce la sala da concerto da 230 posti, rivestita in cartone, inaugurata due anni più tardi. L’artista è infatti noto per la sua ricerca sperimentale sulle strutture con materiali economici ed ecologici come appunto il cartone, per aiutare in modo rapido e sostenibile anche economicamente le popolazioni. «Il 24 maggio, dopo aver dato la nostra disponibilità - continua Grasso - è venuto insieme ai suoi assistenti in Comune a Modigliana per cercare di ragionare assieme su cosa potesse esserci davvero utile. Lui spesso fornisce anche divisori per la privacy da utilizzare all’interno dei centri di accoglienza ma, dal momento che non stavamo vivendo un’emergenza abitativa, abbiamo identificato la necessità di realizzare i due ponti in legno. Ci aiuterebbero a consolidare e a creare delle percorrenze che potrebbero veramente aiutare il nostro territorio». Il primo andrebbe a sostituire un attraversamento temporaneo che era stato utilizzato durante l’alluvione per evacuare alcune persone che erano isolate dalle frane nella valle Ibola. «È stato davvero essenziale per la salvaguardia e il raggiungimento di queste persone – sottolinea l’assessora – e quindi vorremmo consolidarlo affinché diventi sia simbolo della catastrofe e allo stesso tempo, anche se speriamo che non serva, garantisca in caso di eventi futuri la permanenza di quella percorrenza». L’altro, invece, interesserà il centro storico sul torrente Tramazzo all’altezza delle Portacce. «E’ un un attraversamento in un’area che sarebbe strategica sia a livello residenziale che turistico e quindi aiuterebbe a sviluppare una micro economia legata a percorrenze turistico-residenziali. Modigliana, oggi, è molto martoriata a livello di percorribilità più ampia e quindi queste opere potrebbero aiutarci a sviluppare anche una forma economica di rientro turistico».

Le opere, oltre ad essere utili, contribuirebbero dunque anche ad un rilancio culturale del territorio duramente colpito dall’alluvione. L’architetto, attraverso il suo studio, non si sta limitando alla progettazione dei due ponti ma è anche impegnato al reperimento dei fondi per realizzarli. «Si tratta di un’importante attenzione da parte di un artista internazionale verso il nostro territorio», ha detto soddisfatto il sindaco, Jader Dardi sottolineando l’importanza delle opere per la comunità. «Nel pieno dell’emergenza – ha sottolineato – il passaggio pedonale in via Ibola è stato fondamentale per tanti cittadini che potevano così bypassare l’area delle frane per raggiungere le loro case ed andare ad alimentare, ad esempio, i loro animali. I progetti sono sicuramente un’opportunità per l’intera collettività», ha concluso il primo cittadino.

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