Misano, Confesercenti: "No a nuovi capannoni nell'area Bandieri"

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No a nuovi capannoni nell’area Bandieri e più attenzione a verde e servizi pubblici. Confesercenti di Misano Adriatico ha depositato nei giorni scorsi due osservazioni alla proposta di Piano Urbanistico Generale, rilevando che sebbene questo presenti molti aspetti positivi, come l’attenzione al consumo di suolo, lo sviluppo della mobilità lenta e la valorizzazione dei vuoti urbani come caratteristica della città, non mancano alcune criticità.

"Il Piano rinnova l’impegno per la riqualificazione ed il potenziamento dell’area commerciale “Bandieri”, spiega Andrea Maioli, funzionario sindacale di Confesercenti Misano. “Fin dalle prime fasi del progetto, Confesercenti è stata in prima linea nel denunciare come l’ampliamento dell’area penalizzerebbe in maniera irreparabile il tessuto commerciale comunale, messo già in seria difficoltà dalla contingenza economica e pandemica. Bisogna inoltre considerare che la riduzione già in atto delle attività commerciali nelle zone a vocazione turistica contribuisce a dequalificare il comune e la sua appetibilità come destinazione”.

“In aggiunta – prosegue Maioli -, il progetto presenta numerose criticità dal punto di vista ambientale che lo mettono in contrasto con gli obiettivi stessi del Piano. Oltre ad avere come conseguenza diretta l’ulteriore impermeabilizzazione del suolo, il polo commerciale insiste, infatti, su una zona particolarmente delicata dal punto di vista idrogeologico, confinante con il parco del Conca”.

Rimane comunque la necessità di migliorare i collegamenti tra la statale 16 e la zona costiera. “Il collegamento stradale tra la statale e il mare rappresenta, infatti, un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della città che deve essere portata avanti dall’amministrazione senza vincolarla all’espansione dell’area commerciale, magari finanziandola attraverso fondi pubblici europei”.

Non si tratta di difendere lo status quo proteggendo interessi di parte, ma di avere una visione per il futuro della città. “I grandi poli commerciali sono progetti ormai superati e le multinazionali che li popolano sfruttano il territorio fin che possono, lasciando in eredità alle città che le hanno ospitate capannoni vuoti e colate di cemento. Una politica più lungimirante sarebbe quella di sostenere i negozi di vicinato che generano maggiore indotto, non solo economico, ma anche sociale, valorizzando il territorio e rinsaldando le reti sociali della comunità”.

“Infine se, come auspichiamo, Misano Adriatico vuole affermarsi come una destinazione turistica green, è fondamentale che l’amministrazione si adoperi per la riqualificazione e la difesa di quegli spazi non urbanizzati che la caratterizzano. Nelle osservazioni, Confesercenti ha richiesto che venga eliminato dal Piano il progetto di espansione dell’area commerciale, mantenendo però la volontà di riqualificare l’area boschiva retrostante”.

Altro aspetto critico del Piano sono i numerosi interventi urbanistici previsti per l’unità territoriale D–Costa che comprende gli ambiti urbanizzati di Misano Brasile, Misano Mare, Misano Centro e Portoverde. “In questa zona, che rappresenta l’area a più forte vocazione turistica e, quindi, che qualifica maggiormente Misano Adriatico come destinazione, vengono previste importanti edificazioni di aree residenziali e ricettive. Alcune sono progetti già approvati come quello di un grande albergo a Misano Brasile o il comparto C2-4 a Misano Centro; molte altre riguardano zone che dovranno essere oggetto di Accordo Operativo tra amministrazione e privati”.

Confesercenti ricorda che il nuovo istituto degli Accordi Operativi, introdotto dalla legge regionale 24 del 2017, demanda alla concertazione pubblico/privato, successiva alla redazione del Piano Urbanistico, l’urbanizzazione delle aree soggette a questi accordi. “Combinando i progetti già approvati o in fase di attuazione con le zone che potrebbero essere edificate o cambiare destinazione d’uso in seguito ad Accordo Operativo, si rileva come la zona della Costa sia un'area particolarmente critica dal punto di vista della pianificazione urbanistica. È necessario prevedere per questa zona, alla luce delle edificazioni e dell’importanza strategica che riveste per Misano, un adeguato livello di servizi pubblici. In particolare parcheggi pubblici che permettano a turisti e cittadini di poter raggiungere il centro cittadino agevolmente”.

Oltre ai parcheggi vi sono altri servizi che devono essere mantenuti e potenziati per qualificare maggiormente la zona e renderla più attrattiva e funzionale per cittadinanza e turisti. “Tra questi la palazzina della polizia locale tra via Marconi e via dei Platani. Se per polizia e uffici comunali è previsto il trasferimento in un nuovo edificio, abbiamo chiesto che l’ufficio di informazioni turistiche IAT venga mantenuto nell’attuale collocazione, convertendo la palazzina in un vero centro del turismo, struttura fondamentale per una città turistica che associazioni di categoria e operatori del settore richiedono da molti anni”.

“La speranza – conclude Maioli - è che il Sindaco e la Giunta di Misano si dimostrino ricettivi alle osservazioni mosse, iniziando un dialogo che porti ad un processo di approvazione del Piano partecipato, non solamente con le associazioni di categoria, ma con tutta la cittadinanza”.

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