Un’esperienza visiva e sonora “totale”, per un film realizzato all’epoca del cinema muto quando le pellicole erano però parlanti grazie a didascalie e accompagnamento musicale dal vivo. Al Ravenna festival ispirato alle Città invisibili di Calvino, il tema si declina questa sera nell’accoppiamento – ormai tradizionale – di cinema e musica con la proiezione al teatro Alighieri (ore 21) del capolavoro Metropolis (1927) di Fritz Lang, con la colonna sonora elettroacustica eseguita dal vivo da Edison Studio. Un evento che si preannuncia di estrema raffinatezza per i cultori dell’opera cinematografica e della musica contemporanea.
Orchestrazione dal vivo
Quella che accompagnerà la proiezione della versione restaurata e più completa mai ritrovata del film del regista austriaco sarà una vera e propria orchestrazione dal vivo della colonna sonora composta dal collettivo fondato nel 1993 da Alessandro Cipriani, Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli cui si aggiungono Vincenzo Core e Andrea Veneri. Una reinvenzione sonora che si fa partitura seguendo le diverse ambientazioni del film le cui vicende furono immaginate svolgersi negli anni Venti del 2000: la metropoli di sopra, la città alta dei ricchi ispirata a modelli architettonici futuristi, con i suoi giardini eterni e la casa di piacere; la metropoli di sotto, la città degli operai buia e situata nel sottosuolo, ma anche le catacombe e naturalmente la fabbrica.
«Espansione del film di Lang»
La musica di Edison Studio diventa una «espansione del film di Fritz Lang» spiega il collettivo. Parte integrante della colonna sonora sono anche materiali extra musicali, e persino «i materiali verbali generati dai dialoghi, ricostruiti a partire dalle fonti letterarie. L’emozione della voce, normalmente assente nei film muti, qui viene spesso restituita, a volte prescindendo dal contenuto strettamente verbale, altre volte partendo dal suono naturalistico delle parole e utilizzandolo per dare un’identità non solo emotiva, ma anche propriamente musicale ai vari personaggi e situazioni sceniche».
