Mercato ortofrutticolo di Cesena: è ancora scontro

Archivio

«Ridicola», così Enrico Sirotti Gaudenzi (Lega) definisce la richiesta di dimissioni che gli ha rivolto il Pd dopo quanto accaduto nella seduta della Commissione 1 convocata su richiesta pubblica del consigliere di Cambiamo Luigi Di Placido per avere chiarimenti sul presunte riunioni “riservate” sulla privatizzazione del Mercato ortofrutticolo.

Nella riunione della commissione di lunedì scorso è emerso che l’amministratore unico di For, la società che gestisce il Mercato ortofrutticolo, Alessandro Giunchi aveva mandato giorni prima una mail al presidente della prima Commissione (in copia c’erano anche gli assessori Acerbi e Ferrini) in cui anticipava le risposte alle richieste di chiarimento avanzate da Di Placido. Quella mail non è mai stata girata ai componenti della commissione, cosa che il Pd giudica particolarmente grave e per questo chiede a Sirotti Gaudenzi di dimettersi.

«Casomai le dimissioni dovrebbe darle - replica il presidente della Commissione - chi ha liquidato le notizie su una possibile privatizzazione del Mercato ortofrutticolo come “voci di corridoio”, sbertucciando il consigliere Luigi Di Placido». Nella sua replica Sirotti Gaudenzi si limita a dire che sono «ragioni del tutto infondate» quelle per cui secondo il Pd dovrebbe dimettersi. Quando incalzato a spiegare perchè non abbia condiviso quella mail rispondeche non l’aveva ritenuta «rilevante» e che l’aveva valutata come «la traccia dell’intervento del presidente del Mercato». La convocazione della commissione era nelle sue prerogative, sottolinea e l’oggetto della convocazione era «“Mercato ortofrutticolo e ipotesi di privatizzazione”», aggiunge sottolineando la presenza della congiunzione “e”. «Il Pd chiede - prosegue -le mie dimissioni per non aver diffuso la lettera. Evidente la volontà di sollevare il polverone per sviare l’attenzione dal vero problema».

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere di Cambiamo Luigi Di Placido, secondo cui la richiesta di dimissioni è solo strategia: «Si è deciso di parlare tanto della mancata consegna della lettera, trasformandola in uno scabroso “caso politico” ma, chissà perché, si è preferito ignorarne il contenuto che avrebbe, di fatto, sconfessato le elucubrazioni di Pd e dell’assessore Ferrini, secondo cui erano tutte fake news». Di Placido a sostegno della sua tesi cita un passaggio della lettera in cui Giunchi, come poi ha fatto in aula lunedì, riferisce che il 14 aprile nell’ambito di una riunione di restituzione della missione di Dubai, «si è detto che, a fronte di nuovi futuri progetti di sviluppo, sarebbe interessante prendere in considerazione anche l’idea di coinvolgere maggiormente gli attori della filiera non escludendo anche la possibilità di una eventuale privatizzazione». Il passaggio che invece non cita Di Placido è quello in cui Giunchi scrive: «Quando avremo elementi che l’amministrazione For riterrà sufficientemente concreti da determinare l’apertura di un percorso che modifichi la natura o le scelte strategiche di questa società, sarà nostra premura sottoporle al socio (il Comune, ndr) che ci indicherà in quali sedi discuterne».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui