"Max & Co" lascia il centro storico di Rimini

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Oggi è l’ultimo giorno di vendita, poi “Max & Co” spegne la luce dopo 13 anni di attività. Il celebre marchio saluta piazza Tre Martiri proprio alla vigilia delle feste, decisione frutto di una strategia aziendale che chiama in causa una riorganizzazione più ampia, anche se la pandemia qualche “colpa” ce l’avrà sicuramente. Alle quattro dipendenti il nuovo corso è stato comunicato nei tempi di legge ed è stata offerta anche una collocazione alternativa. Prima di arrivare in piazza Tre Martiri, “Max & Co” aveva aperto alle Befane, in regione resta una boutique a Ravenna.

“La crisi del settore”

Un segnale, quello dell’addio del celebre marchio, che chiama in causa le difficoltà che attanagliano il settore. Gianmaria Zanzini, presidente di Federmoda (Confcommercio) non è fra i più ottimisti al mondo. Cita i dati dell’inflazione che in ogni caso si traducono in miliardi tolti dalla capacità di spesa delle famiglie. «Aggiungiamo il combinato disposto rappresentato dalla pandemia» e dal fatto che il 43 per cento del budget familiare è assorbito dalle spese fisse («7mila euro») e la conclusione è una sola: «Anche a voler essere ottimisti, per il nostro settore il Natale» sarà complicato.

Si aggiunga infatti che è appena terminato il “Black Friday”, mentre il «5 gennaio parte la stagione dei saldi», tolti quindi i regali che proprio non possono essere rimandati, tutto il resto passa a dopo le feste. «E le vendite di Natale per un negozio valgono il 50 per cento del fatturato».

Che fare? Per Zanzini l’appello non cambia, è lo stesso lanciato anche dal sindaco Jamil Sadegholvaad alla fine di novembre in occasione del Black Friday: «Non smanettate su internet, lasciate stare gli acquisti online, per i regali scegliete i negozi sotto casa».

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