Max Angioni "Miracolato" in piazza Garibaldi a Cervia
Dopo Cattolica stasera alle 21 Max Angioni (1990) torna i Romagna sulla piazza Garibaldi di Cervia. Lo fa con il suo collaudato “Miracolato tour” di richiamo per giovani, giovanissimi, ma anche meno giovani. Perché Angioni fin dagli inizi è stato alle prese con platee di età diversa. Da bambino faceva ridere gli amici dei genitori, catturando a sé l’attenzione; da ragazzo all’oratorio faceva ridere i ragazzini e adesso che è ancora giovane richiama anche i genitori dei ragazzi che si divertono con un intrattenimento che arriva in modo diretto, con gesti ed espressioni di una faccia da schiaffi monella, epperò accattivante.
Max fa leva su una gavetta che ha attraversato tivù e piccoli schermi, da Italia’s got talent a Zelig, Lol. Chi ride è fuori, Le Iene che gli ha permesso di conquistare un vasto pubblico anche senza “formarsi” con dei reel. Aggiunge dinamica fisicità appresa alla scuola di teatro e all’accademia del comico, lasciando la provincia per il capoluogo lombardo ed europeo. L’oratorio e il catechismo l’hanno portato al primo miracolo; traendo da quello di Gesù alle nozze di Cana, cioè la trasmutazione dell’acqua in vino, lo ha tradotto modernamente come «la prima volta ha usato i suoi poteri per l’open bar», battuta che gli ha aperto popolarità.
Prima del grande boom, due anni fa, raccontò su alpifashionmagazine.com che «ogni aspetto del mio quotidiano è fonte di ispirazione. Quando mi accade qualcosa, elaboro quell’esperienza in modo da renderla intrattenimento. Riuscire a raccontare aspetti di vita quotidiana in una chiave diversa, è importante per essere stimolati anche a farsi domande diverse».
Una base da cui ancora adesso, “miracolato” dal successo, Angioni continua a trarre, unendo pure supereroi divertenti quanto improbabili come Acquaman, John Snow, L’Ultimo Jedi-Skybrendnerz, scrivendo il libro “Mistero brutto”, fino a debuttare in un festival londinese con una stand-up all’italiana. Pensando a un comico che ammira, anche di cinema, ha citato senza dubbio Ricky Gervais. «Lui non è solo un comico – afferma – è anche sceneggiatore e creatore di format. Quindi, più che a un film importante, ambisco a creare progetti non solo per il mercato Italiano».
Apertura casse ore 16.
Info: 329 0058054