Maurizio Lastrico all'Arena Cappuccini di Cesenatico

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È di pochi giorni fa il video in cui Maurizio Lastrico e Maria Chiara Giannetta, compagna d’arte e di vita, annunciano la partecipazione alla serie “Don Matteo 14”. Lo dicono giocando a fare gli attori. Una vocazione congeniale a Lastrico (1979) da Genova, sin dai tempi della Scuola allo Stabile di Genova, protagonista stasera alle 21 in Arena Cappuccini a Cesenatico di Ribaltamarea, con lo show “Lasciate ogni menata o voi che entrate”. Un titolo che evoca meandri danteschi con cui Lastrico si è fatto teatralmente conoscere con “endecasillabi danteschi”.

Il teatro lo riporta al contatto diretto col pubblico che predilige, ma in giorni pieni sul set: «Sto girando la 2ª stagione di “Call my agent” per Sky, serie molto bella sul mondo del cinema; Maria Chiara ed io abbiamo avuto la bella riconferma di esserci anche nella nuova serie di Don Matteo, seguitissima. Partecipo inoltre a “L’Italia chiamò” per Rai1, sugli albori della nascita del nostro Paese. La vera soddisfazione è poter alternare tutto questo con il live, come avviene a Cesenatico, è bello stare in entrambi i fusi orari».

Lo spettacolo

«Inserisco pezzi storici in versione moderna, altri usciti a “Zelig”; dalle storie condensate ai pezzi di teatro, la serata è un grande gioco sul linguaggio e con il pubblico. Non scrivo un nuovo spettacolo all’anno, però scrivo frequentemente pezzi nuovi, con i quali rinnovo costantemente di un trenta per cento lo spettacolo. Ovviamente i cavalli di battaglia non mancano mai. Fra le novità, recito la versione trap della Divina Commedia e un pezzo sulla palestra, sorta di esercizio di stile in cui imito tanti personaggi facendoli interagire. Amo trovare forme nuove, la ricerca comica non è perpetrare qualcosa che funziona bene».

Stand-up comedian

«È una bellissima forma di comicità che attira tanta intelligenza, è la comicità del presente e credo sarà l’immediato futuro. La possibilità in più, di noi comici italiani, è di non dimenticare le nostre radici di commedia dell’arte e di saltimbanchi, due mondi che si possono anche unire. Il tipico stile anglosassone, dai temi anche duri, non è tanto nella scabrosità degli argomenti, quanto nell’intelligenza di saperli trattare. Anch’io ho pezzi in stile stand-up che attendono il momento giusto per provarli».

La conduzione

Intanto la grande notorietà sta aprendogli nuove opportunità. «Sto valutando tante proposte e la conduzione potrebbe essere una bella variante». Forse un festival di Sanremo? «Eh, quello… bisogna essere bravi a condurre! Ho avuto la fortuna di parteciparvi nel 2022 e ho potuto notare la grande forza di Amadeus nel renderlo un avvenimento perfettamente calato nell’oggi, nella sua pluralità. Non so se è nelle mie corde, ma sono aperto alle sfide».

Info: 0547 79274

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