Longiano, 640mila euro per riparare 80 metri di strada dopo la frana in via Felloniche: si accende la polemica

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Strada da sistemare ma il costo è molto salato. Dopo i crolli a seguito dell’alluvione di maggio, la minoranza pressa il governo locale di centrosinistra, ma la replica del sindaco è pungente: «Come mai non hanno chiesto ai loro amici del centrodestra? Se ci danno loro una mano, ben vengano». Nei giorni successivi al disastro anche Longiano non è stata indenne a “passerelle” di esponenti dei partiti alla guida dell’Italia, come se fossero pronti a fare miracoli per far fronte alle emergenze. Oggi via Felloniche, dopo tre mesi, è ancora chiusa e “ferita”, visto che la riparazione costa 640mila euro. “Siamo Longiano” è la lista civica di minoranza appoggiata dal centrodestra, contrapposta a quella del sindaco Mauro Graziano, sostenuta dal centrosinistra. La prima delle due forze politiche ha lanciato un appello per la situazione di via Felloniche, evidenziando che la strada sarebbe da sistemare. Ma mancano fondi e il Comune di Longiano sta cercando di coprire la spesa ricorrendo ad aiuti sovracomunali. Un puzzle non facile, visto che dopo tre mesi da Roma ancora non è ancora chiaro cosa possa arrivare e in quali tempi.

Il problema superato

La chiusura ha interessato principalmente due strade: via Belvedere e via Felloniche, dove si sono verificati consistenti smottamenti e frane, con situazioni di pericolo e necessità di valutare come intervenire. Sono stati effettuati vari sopralluoghi con i tecnici della Regione, su sollecitazione dell’amministrazione comunale, ed è stato chiesto di incaricare un geologo per indagini approfondite. È emerso che in via Belvedere bastava rimuovere i detriti degli smottamenti, riprofilare la scarpata e riaprire il tratto stradale limitando carico e velocità consentiti. Con 225mila il Comune di Longiano ha provveduto a fare questi interventi e da un mese circa la strada è riaperta.

I guai da risolvere

Più critica la situazione di via Felloniche, dove sono state eseguite indagini geologiche approfondite e sono in corso di valutazione con la Regione gli interventi di ripristino della scarpata necessari per ripristinare la circolazione stradale. Il consolidamento richiede una spesa di 640mila euro per un tratto di soli 80 metri. Un altro intervento minore riguarda il giardino pubblico “ex palazzo Bianchi” in via Porta del Girone: serve un intervento di restauro dell’improvvisa cavità ipogea ipogea che si è aperta; il costo è stimato in 100mila euro. Con altri lavori si dovrebbero rimuovere materiali che si sono accumulati nei canali di scolo dopo l’alluvione e sistemare il piede della scarpata: servono 40mila euro.

Il sindaco contrattacca

«Va bene pressare questa amministrazione comunale per risolvere il problema delle frane - afferma il sindaco Graziano - ma bisognerebbe ricordare a “Siamo Longiano” che dovrebbero auspicare l’arrivo in tempi brevi di fondi dallo Stato, perché non è una questione di ambizioni ma di soluzioni che garantiscano la sicurezza dei cittadini. Se i loro amici di centrodestra ci faranno avere i fondi, gli diremo grazie».

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