Quasi un furto al giorno al cimitero di Massa-Balignano. I ladri sono sempre più senza scrupoli e si moltiplicano le denunce in caserma. Alcuni residenti segnalano, arrabbiati, che non si placa la piaga della sparizione di arredi, luci e fiori in mezzo alle tombe nella frazione del territorio longianese. Due mattine fa un'altra denuncia circostanziata è stata presentata da una donna che già per tre volte ha sporto regolare denuncia. I carabinieri hanno fatto un lungo sopralluogo al cimitero, alla ricerca di indizi per individuare i colpevoli di questo stillicidio odioso. D’altronde, negli ultimi tempi diversi cittadini hanno segnalato che sono svaniti fiori e oggetti d’arredo, a volte addirittura smontati dalle tombe. Non è il danno economico a creare il maggior fastidio, quanto l'intimità violata di un posto sacro, dove la gente si raccoglie per trovare conforto dopo la scomparsa dei propri cari. Anche in passato è stato chiesto di installare telecamere vicino ai varchi d’ingresso ai cimiteri. Una fototrappola è stata montata a Massa, ma è posizionata male, tanto che non copre nemmeno l’ingresso principale e lascia sguarnito quello secondario. Sembra che invece a Gambettola alcuni ladri siano stati presi grazie ad appostamenti fatti per ore delle forze dell’ordine in abiti civili.
Lo sfogo dei cittadini derubati
«Mi hanno rubato tante volte fiori pregiati, tipo orchidee - afferma una donna - Non ho denunciato i furti patiti, ma ora porto al cimitero solo fiori “poveri”. Una tristezza infinita». Un’altra aggiunge: «Mi sono spariti oggetti di vetro soffiato e una madonnina presa a Medjugorje, ma anche tante piante e fiori di scarso valore. È insopportabile che venga fatto questo in un luogo che dovrebbe essere di pace». Rosi Buda, già presidente del quartiere, anche lei vittima dei furti, parla di «violenza psicologica», facendo notare che i ladri arrecano «un danno morale affettivo insopportabile, oltre a quello economico. Mi sento sfinita per questa continua violenza contro la mia anima, che ha colpito le tombe di entrambi i miei genitori defunti. Sono orgogliosa di essere tra i pochi che denunciano in caserma questi crimini. Mi rattrista però che altre vittime continuino a subire, senza sporgere denuncia. Dal 2019 ad oggi, sono andata dai carabinieri tre volte, anche se i furti da me subiti sono stati di più. Siamo stati derubati a decine e spesso sono spariti anche arredi di valore: a me hanno portato via vasi in materiale pregiato e anche luci in cristallo a forma di rosa».
Il custode
Daniele Bisulli, 63 anni, è amareggiato: «Sono il custode di questo e altri cimiteri della zona da quasi 10 anni. I furti succedono un po’ ovunque, ma a Massa sono ormai 6-7 a settimana. Tempo fa sparirono anche i pluviali in rame e i sottovasi sempre in rame. Adesso sono gli arredi delle tombe ad essere asportati, oltre a fiori e piante. Spesso raccolgo l’amarezza dei derubati e gli anziani in particolare si disperano, perché con la loro misera pensione fanno fatica a ricomprare il maltolto».