Longiano, cane aggredisce e ferisce podista di 51 anni

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Cane aggredisce un runner di 51 anni lungo la via Belvedere. Ferito gravemente a un braccio e alle gambe, l’uomo è stato medicato all'ospedale Bufalini, necessitando di cure impegnative.

Per chi è amante delle passeggiate all'aria aperta la via Belvedere è l'ideale. Si tratta di una strada comunale panoramica, con poco traffico. Viene scelta da tantissimi sportivi di Longiano che dal capoluogo, attraversando la via Circonvallazione, scendono nel fondovalle del torrente Rigossa, un luogo ricco di vegetazione, fiori, profumi, dove è un piacere passeggiare a tutte le età, visto che la discesa non è impegnativa.

Nei giorni scorsi, però, una corsa in solitaria si è trasformata in un incubo. Un pomeriggio, alle 15,30, un longianese di 51 anni, sportivo, padre di famiglia, stava percorrendo a piedi la via Belvedere, quando ha notato un grosso pastore tedesco che gli correva incontro digrignando i denti. Il runner era vestito con pantaloncini corti e maglietta a maniche lunghe. Ha cercato di schivare l'animale che invece l'ha addentato in profondità su un braccio. L’uomo l'ha respinto una prima volta, dolorante e sanguinante, ma l'animale lo ha riaddentato. Staccato con dolore, ha attraversato un piccolo fosso e per ripararsi ha cercato di salire su un albero di ulivo. Ma il cane lo ha morsicato alle gambe. Nel frattempo è giunta la proprietaria dell’animale che a fatica ha fermato la bestia trascinandola via. Il runner ferito ha urlato per il dolore e ha cercato aiuto nell'impossibilità di attivare il telefono cellulare con riconoscimento dell'impronta digitale, visto il sangue che aveva sulle mani. Richiamati dalle urla, sono giunti alcuni residenti nella zona che hanno chiamato l'ambulanza e i carabinieri ed è stato trasportato per le cure al Bufalini.

Sono stati necessari dodici punti di sutura e ora il longianese è in convalescenza, a casa dal lavoro: «Il dolore c'è ancora nonostante gli antibiotici – afferma – mi sembra anche di sentire ancora i denti dell'animale affondati nel mio braccio. Poi mi dico che per fortuna è capitato a me e non alle mie figlie adolescenti o ad altri bambini del paese. Ma ho il terrore di uscire da casa da solo e se incontro un animale sto male solo a vederlo».

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