Linea ferroviaria Rimini-Bologna, ecco quando e come sarà riaperta

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Si corre spediti con i lavori sui binari in numerosi tratti fuori uso. Obiettivo: «Apertura totale prima del ponte del 2 giugno». Lo fanno sapere da Ferrovie dello Stato dove si stanno muovendo ormai da giorni per rimettere in sesto anche la linea Bologna Rimini, che in alcune parti è stata già fatta ripartire: già attiva fra Bologna e Rimini e da oggi anche fra Forlì e Rimini e la linea Ravenna – Rimini. Il conto dei danni è piuttosto salato, tanto che una prima stima, che potrebbe anche lievitare, indica una cifra che oscilla tra i 90 e i 105 milioni di euro. Ma sono numeri che rischiano di salire anche perché alcune zone come quelle sulla Faenza-Ravenna e Ferrara-Ravenna sono sott’acqua. Non solo, il maltempo ha colpito in modo pesante anche alcuni punti come il percorso tra Faenza e Forlì e tra Lugo e Castel Bolognese. L’idea della mole di lavoro in corso la danno alcuni dati forniti dalle stesse Ferrovie dello Stato: «La gestione dell’emergenza con i relativi interventi di ripristino, coinvolge complessivamente per Rete Ferroviaria Italiana oltre 350 persone, 60 mezzi e 21 imprese».

I cantieri e il terreno

Insomma, «un grande impegno da parte di tutte le squadre coinvolte sul campo per consentire al più presto la regolarità completa della circolazione ferroviaria, nonostante una situazione climatica e logistica ancora complessa». Già perché «l’infrastruttura è stata, sempre in alcuni tratti, del tutto spazzata via, i binari non ci sono più oppure non hanno più il sostegno sotto». Bisogna quindi ripulire le aree, operazione per niente semplice, e «creare le piste per i cantieri, i quali poi devono essere raggiunti e aperti per fare ripartire la ricostruzione, con la stabilizzazione del terreno e l’inserimento dei nuovi binari». Poi servono degli interventi altrettanto delicati che riguardano la parte tecnologica, ovvero «tutta quella serie di cavi di trasmissione dati che servono nel delicatissimo e fondamentale compito di fare dialogare binari, treni e sale operative». Solo a quel punto si potrà ripartire con la circolazione completa della linea Bologna-Rimini, che però vedrà un periodo di controllo, con relativi rallentamenti nei punti che sono stati ricostruiti ex novo, viste le verifiche imposte dalla legge sui tonnellaggi. Di pari passo andranno avanti ulteriori controlli sugli smottamenti che sono tutt’ora in corso in numerosi punti della rete ferroviaria, per accertare eventuali danni e ripercussioni sui binari. Un lavoro decisamente complicato che però Rfi vuole portare a termine prima del 2 giugno, un ponte molto importante per l’economia della riviera e non solo.

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