Leo, il bagnino speciale del 109 di Rimini: "Mi piace il mare, non le meduse"

Tutti lo chiamano Leo. Ed è il bagnino speciale dello stabilimento 109. Una storia di integrazione, inclusione sociale e pari opportunità. Leonardo Giovannini infatti ha da poco concluso la terza superiore all'Einaudi-Molari (indirizzo grafica pubblicitaria) e da qualche settimana ha iniziato il progetto di alternanza scuola-lavoro in spiaggia. Sogna in grande il simpaticissimo Leo, che ha la sindrome di Williams ma giustamente vuole essere considerato uguale a tutti gli altri. «Sono fiero di questa esperienza – le parole di Giovannini – il mare mi piace molto ma non le meduse (sorriso ndr). I clienti tendenzialmente sono gentili ma a volte ovviamente ci sono delle eccezioni. Svolgo varie attività di supporto e mi fanno sentire utile. Tra l'altro sono uno sportivo, amo il crossfit e andare in canoa. Il mio sogno? Ne ho tanti, mi piacerebbe aprire una pizzeria dentro un luna park oppure una sala giochi, sarebbe il progetto del secolo. Però, quello che vorrei fare davvero è fondare un'associazione dedicata alle persone che come me hanno la sindrome di Williams. Vorrei dimostrare che siamo normali e anche noi possiamo fornire il nostro contributo alla società». Apertura degli ombrelloni, pulizia della spiaggia, “giardinaggio” e attività di accoglienza. Leonardo aiuta il suo tutor nonché proprietario dello stabilimento Riccardo Ripa, entusiasta del progetto avviato che durerà almeno sino a fine luglio. «Da molti anni lavoro con ragazzi che hanno bisogno di sostegno e sono anche insegnante di nuoto – racconta Ripa –. Appena ho visto la possibilità di questo progetto, mi sono messo in contatto con la scuola e insieme abbiamo gettato le basi per avviarlo. Penso che ragazzi come Leo possano dare un contributo alla società che in questo momento è inespresso oppure sottovalutato».