Le città invisibili. Mille e una notte in Valconca

Tutt’altro che invisibili le città – o meglio dire i borghi medievali – che l’associazione Città Teatro tende a valorizzare attraverso il festival Le città invisibili. Mille e una notti in Valconca. Francesca Airaudo, Davide Schinaia e Giorgio Ciotti hanno presentato ieri il programma della rassegna, volta ad arricchire e il territorio in un’ottica di scambio reciproco. I sei spettacoli fanno parte di un’esperienza estetica che lega la rappresentazione teatrale al luogo. La quarta edizione del festival – che quest’anno vede la partecipazione di tutti e nove i comuni della Valconca – ha come volontà quella di far vivere il territorio in momenti diversi del giorno. Le rappresentazioni, infatti, verranno messe in scena all’alba e al tramonto, creando una cornice ancor più suggestiva. Il tema del festival quest’anno è incentrato sullo scrittore Italo Calvino. Spiega Davide Schinaia, direttore artistico della manifestazione: «Già dal secondo anno lavoriamo sugli anniversari. Quest’anno ricorre il centenario dalla nascita di Italo Calvino e ci sembrava doveroso rendergli omaggio. Siamo partiti da Le città invisibili, ma ci sono anche spunti da Le cosmicomiche e da Il barone rampante». Continua Francesca Airaudo, presidente di Città Teatro: «Come Calvino descrive città diverse, così i comuni della Valconca hanno la consapevolezza di essere molto diversi, seppur vicini tra loro. Questa proposta vuole sottolineare, nell’unione del progetto, le diversità che ci sono in Valconca». Andando a descrivere i vari linguaggi artistici, dal canto al ballo alla giocoleria, viene evidenziato come questo tipo di “circo teatro” sia un’esperienza da vivere in modo attivo. Spiega Giorgio Ciotti, presidente dell’Unione dei comuni della Valconca: «Oltre al piacere nel vedere i comuni aderire, vi è la bellezza del luogo in cui il tutto si svolge. Il nostro entroterra è ricco di angoli nascosti tutti da scoprire». «Non siamo nuovi rispetto a scelte lavorative comunitarie e di rete – spiega Airaudo –. Crediamo che la collaborazione sia un punto vincente, sia tra vari enti, sia all’interno dell’organizzazione stessa. È per questo, infatti, che oltre agli attori storici di questa compagnia – io, Giorgia Penzo e Mirko Gennari –, quest’anno abbiamo anche Jon Beney, coreografo e strumentista, Valentina Golfieri, danzatrice e coreografa, e Athos Milanese, attore e cantante». Prendendo parola, il sindaco di Gemmano Riziero Santi spiega l’apporto culturale che questa rassegna porta alla Valconca: «Questo festival per me è come la Notte rosa, c’è un senso di comunità e di condivisione. È bello arricchire l’identità del territorio con la cultura. Qui la festa più grande è la sagra di paese e vedere che la gente si sveglia presto per ascoltare racconti all’alba, mi rende molto felice». Il festival inizia il 28 luglio a Saludecio con “Zobeide e la genesi della sfoglia”. Il 29 a Montegridolfo andrà in scena “Isadora e la stirpe dei dinosauri”. “Despina e i giri della Luna” sarà rappresentata il 30 a Morciano. Tra le date, si ricordano il 18 agosto a Montescudo “Ipazia e l’atlante del Gran Khan” e la serata del 3 settembre, che vedrà la conclusione del festival a Onferno con la messa in scena di “Eutropia e i labirinti spaziali”. Info: cittateatro.it/lecittainvisibili

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