Rimini, lavori in aula, l'opposizione: "Ci vogliono mettere il bavaglio"

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“Vogliono mettere il bavaglio alle forze di opposizione impedendo ai consiglieri comunali di esercitare il proprio ruolo ispettivo”. È il motivo per cui d’ora in poi le forze di minoranza non partecipano più ai lavori della commissione nata per modificare il regolamento del consiglio comunale.

Cosa succede

Da circa un anno è stata istituita una commissione speciale per modificare il regolamento del consiglio. Mancano due sedute, poi il “papiro” passa in commissione e infine va al voto in aula. La minoranza ha disertato le ultime due riunioni e farà lo stesso con le successive. Ieri mattina hanno spiegato tutto i consiglieri Luca de Sio, Loreno Marchei, Enzo Ceccarelli (Lega), Gioenzo Renzi (FdI) e Gloria Lisi (lista Lisi per Rimini). Hanno parlato a nome anche di Matteo Angelini (Tre V).

“Non ci stiamo più”

La questione è ampia, articolata e un filo tecnica, chiama in causa regole che, assicurano le forze di opposizione, «sviliscono il ruolo dei consiglieri di minoranza» rendendo più difficile e complicato presentare interrogazioni, ottenere risposte precise e contestuali, trasformare interrogazioni in mozioni, intervenire in aula, stabilire chi parla e chi no in occasione delle riunioni tematiche. «Il regolamento del consiglio comunale - tira le fila De Sio - deve essere a tutela della minoranza e finora noi non abbiamo detto solo no o alzato barricate. Non si può svilire così il ruolo del consigliere come se a qualcuno desse fastidio l’esistenza della democrazia. È bene che la città sappia, storicamente il regolamento viene approvato all’unanimità». Questa volta pare non accadrà. «Ci sono punti a cui non rinunciamo, se non ci saranno aperture voteremo no a quelli che riteniamo essere dei soprusi».

“Senti chi parla”

Si dichiarano «dispiaciuti, ma non stupiti» i capigruppo di maggioranza Matteo Petrucci (Pd), Marco Tonti (Coraggiosa), Andrea Bellucci (Lista Jamil), Luca Pasini (Futura). «L’atteggiamento tenuto dall’opposizione - dichiarano - ha avuto spesso lo scopo di promuovere modifiche utili a imbrigliare e rallentare i lavori» mentre al consiglio comunale serve un regolamento che «possa migliorare l’efficacia dei lavori». Per l’opposizione le decisioni vengono prese con arroganza. «Accuse inaccettabili quando sono state accolte e votate favorevolmente numerose proposte della minoranza. Non capiamo perché si siano accorti ora, a due sedute dal termine, che l’impostazione di questo regolamento non andava bene. A questo punto un passo indietro l’avrebbero potuto fare prima, senza continuare a incassare gettoni di presenza». Come finirà? «Chiuderemo in tempi brevissimi i lavori della commissione speciale per consegnare il regolamento alla valutazione e votazione della prima commissione e del consiglio». Come in tutti i litigi, però, c’è anche il momento della speranza grazie a Nicola Marcello (FdI), presidente della commissione speciale. «Si è comunque presentato per garantire lo svolgimento dei lavori consiliari».

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