L’arte amica dell’ambiente: ecco gli “Archivi sostenibili”

Archivio

È ai nastri di partenza l’inaugurazione a Borgo Maggiore, nella Repubblica di San Marino, degli “Archivi sostenibili”. Si tratta di una raccolta permanente di opere d’arte tutte ispirate alla sostenibilità e che è una delle iniziative del San Marino Green Festival. Il taglio del nastro ci sarà il prossimo 24 settembre. Dal dipinto alla fotografia, dall’installazione alla grafica, tutto avrà la sostenibilità come filo conduttore. E già diverse realtà italiane hanno avviato proposte di collaborazione con l’esposizione del Monte Titano: tra queste, il Festival della Pace di Brescia e l’Umbria Green Festival. «Grazie agli ‘Archivi’ San Marino avrà un osservatorio ambientale d’eccellenza, un luogo dove l’arte diventa l’espressione umana in grado di raccontare il rispetto degli habitat – spiega Gabriele Geminiani, patron dell’iniziativa – Il Castello di Borgo Maggiore ha dimostrato la propria sensibilità e oggi il Titano acquisisce una esposizione permanente di opere italiane e straniere che potrà attrarre ancora di più tutta quella fetta di turismo interessato al mondo green. Gli Archivi sostenibili rientreranno a tutti gli effetti all’interno di un itinerario che coinvolge Romagna, Marche e Montefeltro. E cito il medico di Lampedusa Pietro Bartolo che nel 2018 ricevette dai Capitani Reggenti di San Marino una mia opera, ‘Anime Salve’, creata proprio per raccontare il dramma dei migranti vittime del traffico di esseri umani. Disse: testualmente ‘Le parole scritte hanno perso la loro forza, così le immagini e le cronache dei disastri. L’arte invece ha la capacità di colpire alla pancia e al momento è il più importante strumento di comunicazione che ci sia’. Le sue parole spiegano perfettamente il ruolo dell’arte nel trasmettere gli effetti drammatici del mancato rispetto dell’ambiente e dei più deboli». La curatrice è Annamaria Bernucci, critica, storica e archivista dell’arte. «La sostenibilità è intrinsecamente resilienza, competitività e riduzione del rischio: proprio quello di cui abbiamo bisogno ora», commenta, sottolineando come sia possibile vedere «progetti audiovisivi all’insegna della biodiversità a difesa della precarietà del pianeta, divagazioni neo pop intrise di controcultura e urticante provocazione, l’arte etica che si avvale, in un gioco paradossale, di un intreccio di carte consunte eppur ancora vitali tanto da dar forma poetica a indumenti indossabili, raccoglitori-collezionisti di cose perdute».

E poi «orografie e paesaggi incisi nella pietra» e «immagini fotografiche di una Amazzonia in fiamme». Insomma, è possibile un viaggio completo nel mondo con una chiave di interpretazione tutta green. Tra gli espositori, Giò Urbinati, Leonardo Blanco, Elisabetta Zavoli, Maria Pia Campagna, Dario Campana, Claudio Balestracci, Silvana Conti, Giorgio Busignani , Maria Cristina Ballestracci, Giovanni Giulianelli, Josè Joachin Beeme, Dem, Marco Genzanella, Samuele Grassi, Massimo Leardini, Paolo Bandini Callegari, Leonarda Faggi, Marco Tentoni, Anna Maria Scocozza, Natalia Alekseevna Vorobyeva, Still I Rise - ex studenti di Mazí di Samos, Andrea “Perry Colante” Zonzini, Filippo Marconi, Mariella Brindisi, Francesco Foletti, Massimo Mancini e Gianfranco Zappitelli.

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