La Trilogia secondo Riccardo Muti

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“Nabucco”, “Norma” e un Gala verdiano: eccoli i “titoli” che, dal 16 al 22 del prossimo dicembre, compongono la nuova Trilogia d’autunno di Ravenna festival. Titoli importanti, capolavori, che però elencati così potrebbero anche non destare particolari entusiasmi, se non che a unirli e accomunarli in un trittico veramente speciale è il podio: a dirigerli sarà infatti Riccardo Muti.

Il lusso di avere Muti

A ben pensarci sono veramente rari i teatri che possono offrire al proprio pubblico il lusso di assistere in pochi giorni a opere diverse affidate a uno dei direttori più importanti al mondo, anzi, per il repertorio operistico italiano forse il più autorevole. Certo, alla base di questa Trilogia secondo Riccardo Muti c’è il lungo e solido rapporto che lega il maestro a questa città e al suo festival; quello stesso che negli anni lo ha portato a far crescere, proprio qui (e a Piacenza), l’Orchestra Giovanile Cherubini, realtà di formazione che ben presto ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano in Italia e non solo, e che si appresta, nel 2024, a festeggiare i vent’anni dalla fondazione – tra l’altro in questi giorni sempre con Muti si è esibita a Piacenza e a Bergamo, in concerti pensati a sostegno di Villa Sant’Agata, la storica residenza di Giuseppe Verdi che lo Stato dovrebbe acquisire e valorizzare.

L’amato Verdi

E proprio Verdi è stato, fin dalla prima edizione, uno degli indiscussi protagonisti dell’appendice autunnale di Ravenna festival, ideata da Cristina Mazzavillani Muti : era il 2012 e la trilogia anticipava il centenario della sua morte… da allora le trilogie si sono succedute sempre nel segno della sperimentazione e dell’innovazione scenica, incrociando moderne tecnologie e tradizione, ma sempre alla ricerca della qualità artistica e dell’incontro immediato con il pubblico più diverso.

La vera novità

In scena in questi anni tanta opera, ma anche danza e poesia e teatro. Ma per la prima volta di Riccardo Muti – finora mai coinvolto nella trilogia – si sceglie una nuova strategia scenica : il palcoscenico si spoglia per lasciare spazio alla musica e al canto, a una sorta di interpretazione “in purezza”, ma rivestita del gesto cromatico ed evocativo di un giovane art designer, il ravennate Svccy, di cui in occasione della presentazione del festival è stata apprezzata la breve animazione dedicata alle “Città invisibili” e che, in ogni caso, ha già esposto le proprie opere a Londra e a Tokyo.

Accanto a lui, il visual programmer Davide Broccoli e la lighting designer Eva Bruno.

Ecco, dunque, non l’opera nell’asettica forma di concerto ma neppure nella tradizionale e didascalica forma semiscenica: piuttosto il tentativo di restituire le atmosfere e gli stati d’animo più riposti nel cuore drammaturgico di testi intramontabili. Come appunto quelli del capolavoro di Vincenzo Bellini, “Norma” (in scena 16 e 19 dicembre); e di “Nabucco” (in scena 17 e 20), opera rivelazione di Verdi.

A completare il trittico, si è detto, sarà un Gala (il 22, aria di Natale) dedicato a sinfonie, cori e arie da diverse opere dello stesso Verdi, da “Macbeth” a “Otello”, da “Il trovatore” a “Simon Boccanegra”, a “Don Carlo”.

Ma veniamo agli interpreti

Accanto alla Cherubini torna a esibirsi il Coro del Teatro Municipale di Piacenza , diretto da Corrado Casati, mentre il cast vocale scelto per “Norma” si compone della protagonista Monica Conesa, insieme a Klodjan Kaçani e Vittorio De Campo, rispettivamente Pollione e Oroveso, e a Eugénie Joneau nei panni di Adalgisa; e quello destinato a “Nabucco” vede invece nel ruolo del titolo il ritorno di Serban Vasile al fianco di Lidia Fridman come Abigaille, Evgeny Stavinsky come Zaccaria e Francesca Di Sauro a impersonare Fenena.

E non sono certo da meno le voci che si alterneranno nel Gala: Ildar Abdrazakov, Elisa Balbo, Isabel De Paoli, Rosa Feola, Juliana Grigoryan, Vittoria Magnarello, Luca Micheletti, Piero Pretti, Riccardo Rados. Nomi che il pubblico ravennate ha per lo più già avuto modo di apprezzare e che sotto la direzione di Riccardo Muti certo sapranno dare il meglio di sé.

Info: 0544 249244
www.ravennafestival.org

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