La danza per l'Ucraina commuove il Bonci di Cesena

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È stata una serata speciale il giovedì del Bonci; il teatro si è rivelato una volta di più palcoscenico di cultura, di momenti civili, di commozione. Ha ribadito ciò che gli è connaturato: raccontare il presente e le genti. È bello che ciò sia avvenuto attraverso il balletto, arte antica nata in Italia, codificata in Francia, di cui la Russia ha fatto un sigillo da usare anche come arma o dissidio, come fa ripensare la fuga di Nureyev. Giovedì un pubblico di ogni età ha riempito il Bonci anche per portare solidarietà all’Ucraina, come lasciavano intuire i manifesti posti all’esterno con la scritta “Stop War” (basta guerra). In sala appassionati, piccole allieve e insegnanti di danza, una comunità vicina al paese colpito, molti ucraini alcuni romagnoli di adozione. Una testimonianza viva che si è lasciata emozionare da “Giselle” il balletto romantico per eccellenza che narra di amore, di morte, di amore oltre la morte. Scelto per aiutare la pace. L’arte di Tersicore si è intrecciata all’arte della polis, alla politica che educa a valori civili e al senso comunitario, per un pacifico bene comune. Lo ha ribadito l’assessore Carlo Verona, che ha salutato con le parole della Costituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione le scienze e la cultura (Unesco), firmata dopo il secondo conflitto mondiale, il 16 novembre 1945. Dopo le parole, Franco Severi fondatore di Musicalia, il museo di musica meccanica di Villa Silvia, ha mostrato un organetto meccanico di Barberia e suonato a manovella gli inni ucraino e italiano, mentre il pubblico si è alzato in segno di rispetto. Applausi scroscianti a fine spettacolo, poi i ballerini hanno mostrato la bandiera ucraina ed è partito l’inno nazionale, mentre molti occhi si sono fatti lucidi. La direttrice di compagnia Natalia Iordanov ha invitato sul palco il direttore del teatro Franco Pollini e l’assessore Carlo Verona, per ringraziare lasciando un piccolo dono: «Con questo oggetto potete vedere tutti i nostri spostamenti, da domani sarete anche voi dentro a questo Qr code, e potremo comunicare».

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