La Blue Economy cresce, il valore sfiora i 48 miliardi

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Il bacino marittimo del Mediterraneo come scrigno di potenzialità cruciali, terreno di sfide ambientali, economiche e sociali imprescindibili, specchio del futuro stesso dell’ecosistema marino globale. È questo il focus geo-economico di “Blue Planet Economy Expoforum 2022”, la manifestazione fieristica organizzata da Fiera Roma e da MAR – Marine Activities and Research Association, in programma presso i padiglioni della fiera della Capitale dal 19 al 21 ottobre.

«Un forum annuale con respiro internazionale ma molto centrato sul bacino del Mediterraneo, il luogo in cui le due grandi sfide globali del secolo – quella al cambiamento climatico e quella per l’uso efficiente delle risorse - avranno nei prossimi anni gli impatti peggiori – spiega Roberto Morabito, Direttore del Dipartimento Sostenibilità Enea e Presidente del Comitato scientifico della manifestazione -. L’idea – commenta illustrando l’iniziativa – è quella di riuscire ogni anno a far convergere dal maggior numero possibile di Paesi rivieraschi mediterranei imprese, comunità scientifica, istituzioni che assieme riflettano su come affrontare la transizione ecologica a livello del Mediterraneo. Lo facciamo in questa edizione del “Blue Planet Economy Expoforum” con una serie di sessioni tecniche che rappresentano bene l’approccio migliore che possiamo avere, un approccio integrato e transdisciplinare, che metta assieme tecnologie, metodologie, governance e science diplomacy».

Il forum affronta i temi più attuali della Blue Economy nell’unica declinazione possibile, quella dell’innovazione verso la piena sostenibilità. E si propone quale piattaforma ideale per lo scambio di nuove idee di business e di interconnessione. «Il mare è fattore strategico per molte attività economiche: il valore aggiunto prodotto dalla Blue Economy europea ammonta a 218 miliardi di euro, con circa 5 milioni di occupati, in Italia sfiora i 47,5 miliardi di euro, pari al 3% del totale dell’economia italiana», argomenta l’Amministratore unico di Fiera Roma, Fabio Casasoli.

Nell’ultimo anno, le imprese dell’economia del mare presenti nei registri delle camere di commercio italiane mostrano un saldo positivo del 2,2%, in controtendenza con le imprese degli altri settori economici, diminuite nello stesso periodo dello 0,2%”.

Ingrediente importante`della manifestazione sono workshop e laboratori dedicati alla formazione.

«L’intento – commenta Massimo Castellano, presidente di MAR e co-organizzatore dell’evento – è quello di stimolare una relazione forte fra mondo della ricerca, imprese, istituzioni, operatori del sistema culturale e della formazione, per individuare percorsi e progettualità capaci di incidere realmente sul processo di sviluppo del nostro Paese. Una sfida nella sfida che continueremo ad accettare e rilanciare, perché crediamo fermamente che la svolta economica debba necessariamente essere accompagnata da nuove energie e competenze».

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