"La bellezza delle parole" tra Cesena e Bagno di Romagna

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È bello pensare che le parole siano fonte di sola bellezza, come La bellezza delle parole, promossa dal Comune di Cesena, desidera testimoniare. Torna a Cesena dal 20 al 22 ottobre, anteprima il 15 ottobre, tra Biblioteca Malatestiana, Palazzo del Ridotto, teatro Bonci, coordinata da Ilaria Garavelli e Paolo Zanfini. Negli intrecci che le parole sollecitano, la novità è la rete con il comune di Bagno di Romagna che invita a “Fuoricontesto, letture sul confine d’Appennino” dal 6 all’8 ottobre.

«La rete culturale va incentivata – dice l’assessore Carlo Verona – nella nostra Romagna che raggruppa decine di città culturalmente attive».

Si integra la collaborazione con le librerie cesenati che suggeriscono scrittrici e scrittori anche protagonisti di nuove forme comunicative per ampliare la platea. «Tre parole caratterizzano questa edizione – esordisce Garavelli –: giovane, social, femminile».

Anteprime

Il prologo ha due momenti coinvolgenti, una andata e ritorno montagna-pianura; venerdì 6 alle 18.30 Bagno di Romagna ospita Federico Taddia con “Nata in via delle Cento Stelle” dedicato all’astrofisica Margherita Huck. Domenica 15 alle 15.30 un variegato trittico femminile apre la giornata a Cesena: Chiara Moscardelli fa conoscere il nuovissimo “Teresa Papavero e i fantasmi del passato” con la sua criminologa; alle 18 Federica Bosco interviene con “Volevamo prendere il cielo”. Alle 21 Francesca Bubba presenta l’inchiesta “Preparati a spingere” sull’esperienza della maternità.

Il festival

È Marco Balzano l’ospite inaugurale della tre giorni della “Bellezza”; venerdì 20 ottobre alle 18 presenta “Cafè Royale”, romanzo corale di incontri a un bancone. Alle 21 c’è attesa per ascoltare Simonetta Agnello Hornby con “Era un bravo ragazzo” su una mafia che governa l’economia dell’isola. Sabato 21, matinée alle 11 con “D’amore ci si ammala, d’amore si guarisce” con le social Ana Maria Sepe e Anna De Simone, fondatrici di psicoadvisor.com. Alle 18 letteratura di approfondimento con Enrico Terrinoni per il saggio “La vita dell’altro. Svevo, Joyce: un’amicizia geniale”.

Di richiamo alle 21 al Bonci il duo di filosofi Tlon, alias Maura Gancitano e Andrea Colamedici per la conferenza spettacolo “Elogio del fannullone” e dell’otium latino. Domenica 22 alle 11 Emanuela Fontana introduce “La correttrice”, che parte in un palazzo nobiliare fiorentino nel 1838. Alle 15.30 Aurora Tamigio racconta “Il cognome delle donne” con Rosa, siciliana del primo Novecento; alle 18 Marco Rossari presenta “L’ombra del vulcano” sulla fine di un grande amore. Chiude Antonio Manzini (l’autore di Rocco Schiavone) con “Elp”, storia di omicidi e violenza di genere. Completa la sezione “Kids” con laboratori, letture su viaggi e Medioevo.

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