L'influencer Giulia Torelli e... l'armadio

Mettere in ordine gli armadi: un’attività che si odia o che si ama, senza mezze misure. Giulia Torelli, in arte Rock and Fiocc, decisamente la ama, tanto da trasformarla nel suo lavoro.

Oggi è una nota closet organizer, seguita su Instagram dove condivide soprattutto consigli di stile. E lei, con la sua bellezza semplice ed elegante, e una parlantina simpatica e accattivante, di stile ne ha.

Nata a Parma nel 1987, oggi vive a Milano. Ha cominciato al sua carriera sul web nel 2009 con il blog rockandfiocc.com, e ogni venerdì conduce su Latte&Miele il programma radio Latt&Fiocc insieme a Claves.

A marzo di quest’anno ha pubblicato il suo primo libro: La nuova te inizia dall’armadio – editore Vallardi, 224 pagine, 18 euro – in cui spiega come liberarsi dal superfluo.

«Per fare spazio è necessario eliminare, buttare via quindi ma non solo. Regalare, riciclare e vendere sono le parole d’ordine».

Giulia spiega ai lettori come, dove e quando dare una seconda splendida vita a tutto ciò che non fa per loro, e infine non resta che mettere in ordine organizzando tutto ciò che è rimasto.

Tanti consigli per la casa: l’armadio, certo, ma anche il bagno, la cucina e l’ingresso, a seconda delle abitudini e degli spazi, con schemi e immagini di proposte di disposizioni di cassetti. Un ampio ventaglio di possibilità, per le più ossessive ma anche per le più pigre.

Infine, Giulia Torelli guida i lettori alla scoperta del loro stile. Forme e colori, occasioni e tessuti, modelli per tutte le tasche, come scegliere i propri must-have, come leggere le etichette, come imparare a riconoscere un capo resistente o ecosostenibile.

“Closet organizer”. Come le è venuto in mente?

«Dopo avere letto il libro di Marie Kondo mi sono detta che potevo farlo anche io come lavoro, dopo tanti anni in cui lo facevo come hobby con amiche e conoscenti».

Da qualche mese è uscito il suo primo libro “La nuova te inizia dall’armadio”. Quali punti fondamentali ha voluto fare emergere?

«Ho voluto sottolineare come non servano tante cose per vestirsi e stare bene, mentre siamo abituati a comprare tanto e a non scartare molto».

Su Instagram il suo profilo di “Rock and Fiocc” conta 163mila follower. Che rapporto ha con loro e come li gestisce?

«Ho un rapporto molto diretto: ricevo centinaia di messaggi al giorno e cerco di rispondere a tutti. Mi mandano mail, messaggi, video, qualsiasi cosa. Sono presentissimi e molto disponibili a darmi feedback, consigli, osservazioni di ogni tipo».

Le sue partnership sono numerose e tutti con brand autorevoli. Avrebbe mai pensato di diventare un’influencer?

«Non ci avrei mai e poi mai pensato. Seleziono collaborazioni solo con brand che mi piacciono, che uso nella vita vera o che so che userò in futuro, che penso possano interessare anche al mio pubblico oltre che a me».

Lei si è praticamente inventata un lavoro nuovo. Quanto peso hanno avuto i social nell’affermazione di questa figura professionale?

«Un grande peso: mi hanno permesso di farmi conoscere e sicuramente gran parte dei miei clienti sono i miei follower»,

Perché il nome Rock and Fiocc?

«È un gioco di parole molto vecchio, ma di base è perché mi piacciono i fiocchi, ne ho spesso uno tra i capelli».

Sul suo profilo scrive «potrei contraddirmi?» . Perché?

«Perché dico tante cose sul mio profilo Instagram, spesso sono tutto e il contrario di tutto, e ho scoperto con gli anni che Internet non dimentica niente. Ci sono tantissime persone pronte a farmi notare che ho cambiato idea, spesso con tono negativo. Metto le mani avanti dicendo che sì, posso cambiare idea e contraddirmi, non c’è niente di male».

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