Dopo anni lascia il lavoro per scelta: «Non percepivo lo stipendio regolarmente, nonostante avessi un contratto regolare». Il 26enne Salvatore Rizzo rientra in uno dei 14.023 lavoratori riminesi che, dal report Cisl, si sono licenziati dal proprio lavoro perché insoddisfatti (altro articolo in pagina, ndr).
Rizzo che lavoro faceva?
«Lavoravo in una pasticceria della provincia di Rimini con un contratto di apprendistato di 3 anni. Me ne sono andato dopo due anni e mezzo, a fine marzo»
Perché?
«Non venivo retribuito con regolarità, capitava anche di rimanere senza paga per due o tre mesi. E questo mi metteva in difficoltà con l’affitto: 600 euro al mese in un bilocale a Igea Marina dove vivo con la mia fidanzata. Prima vivevamo al quartiere Celle a Rimini, dove pagavamo 700 euro al mese di affitto»
Adesso dove lavora?
«Una volta licenziatomi sono rimasto disoccupato per un mesetto. Poi, tramite agenzia del lavoro, ho trovato un impiego in un supermercato a Rimini. Che mi paga meno, ma almeno ricevo lo stipendio regolarmente. Io e la mia ragazza, che lavora in una gelateria, spesso ci domandiamo se è il caso di lasciare l’Italia per andare in Germania, o in Svizzera a lavorare. Qui è diventato impossibile vivere, i prezzi sono alle stelle, non parliamo poi degli affitti. E la banca, per un prestito di 150 mila euro per acquistare un bilocale, ci ha parlato di rate mensili di 900 euro per 25 anni. Ditemi voi come si fa soltanto a pensare di poter fare dei figli? E non oso nemmeno pensare alla pensione, chissà se riusciremo mai a percepirla noi giovani?»
Si è pentito della decisione di lasciare il vecchio impiego?
«No. Ora prendo sulle 1.400 euro al mese, meno di prima, ma me le danno regolarmente»
Se avesse avuto 45-50 anni oppure dei figli si sarebbe ugualmente licenziato?
«In quel caso ci avrei pensato, anche se la mia ragazza mi ha appoggiato in questa mia scelta. Quando hai una certa età non è semplice trovare un lavoro. Le aziende, infatti, preferiscono assumere i giovani con dei contratti di apprendistato, che gli costano decisamente meno, piuttosto che delle persone di mezza età»
Consiglierebbe ad un lavoratore stanco del suo impiego di seguire il suo esempio?
«Ad un giovane sì. Ad una persona matura ci penserei mille volte. Una volta fuori chissà se un lavoro fisso lo riesci più a trovare».