L'Emilia Romagna festival sempre più in alto anche nel 2023
Un anno di grandi successi, il 2022, per “Emilia Romagna festival” e per il suo direttore artistico e fondatore, il flautista Massimo Mercelli, ormai a pieno titolo nell’Olimpo delle star internazionali.
Anche pochi giorni fa, infatti, Mercelli è stato protagonista di una “due giorni” musicale a Montecarlo curata proprio dall’associazione “Erf” per la multinazionale europea Sixt. L’11 dicembre al Grimaldi Forum e il 12 nella storica cattedrale di Monaco il flautista imolese si è esibito con l’Orchestra Filarmonica di Torino e con la soprano Lucia Aliberti, il baritono statunitense Thomas Hampson e la mezzo soprano Daniela Pini, con una risposta di pubblico sempre di grande rilievo.
Ma le due esibizioni sono state solo l’ultimo passaggio di un 2022 da record: «Tra il festival estivo e le stagioni invernali – ricorda Massimo Mercelli – l’Emilia Romagna festival ha proposto 88 concerti in 36 diversi scenari di 17 città della regione, ospitando 675 artisti provenienti da tutte le parti del mondo. Numerosi gli ospiti di rilievo internazionale da Noah a Ivo Pogorelic o Gabriel Prokofiev, ma anche tanta attenzione ai giovani, che si affacciano a una carriera non sempre agevole come quella musicale».
E l’Emilia Romagna festival non si ferma qui, visto che sono già all’orizzonte nuovi progetti e inedite collaborazioni per la 23ª edizione del festival e per le prossime stagioni invernali. «Il 2023 si prepara a essere un anno ancora più ricco di imperdibili appuntamenti e iniziative di caratura internazionale – annuncia infatti il direttore artistico – con rinnovate collaborazioni col Teatro alla Scala e l’Accademia Stauffer, con il grande tenore e direttore d’orchestra Placido Domingo, con una prima mondiale di Nicola Piovani e tante altre star. Ne siamo soddisfatti perché nonostante lo stop forzato di due anni, l’associazione ha continuato a crescere, diventando un punto di riferimento in Italia e all’estero per la “grande musica” e un’importante realtà di promozione culturale al servizio del territorio e degli artisti italiani e internazionali».
Il nuovo anno porta poi un’altra importante novità: Emilia Romagna festival è una realtà ben radicata nella regione, con una sede principale a Imola. Ora il festival, che ha già in atto un’importante convenzione triennale con il Comune di Forlì, potrà valersi anche di di una sede operativa all’ombra di san Mercuriale: «Questo segnerà un ulteriore passo avanti per l’associazione – commenta Mercelli – e l’aiuterà a sviluppare nuove sinergie e progetti oltre a quelli già in corso».
Lo staff di Erf è all’opera già da tempo per elaborare i nuovi programmi delle diverse stagioni invernali e del festival estivo: e non mancheranno gli appuntamenti con prestigiosi solisti, performer e formazioni internazionali. «È lo stile che ci contraddistingue – conclude il fondatore di Erf – un mix unico all’insegna della musica di qualità con un’attenzione particolare ai giovani talenti e alle nuove leve del concertismo nazionale e internazionale, che mai come in questo momento hanno bisogno di essere sostenute e promosse. Emilia Romagna festival del resto, durante il lungo periodo di interruzione dello spettacolo dal vivo, ha scelto di retribuire comunque i musicisti per i quali la musica fosse la sola fonte di guadagno ma i cui concerti erano stati annullati. In questo abbiamo fatto una scelta diversa rispetto ai… cavalieri dalla bianca armatura, che hanno parlato tanto delle difficoltà di questa situazione, ma non hanno poi messo in campo granché di concreto…».
www.emiliaromagnafestival.it