L'editore Casalini alla destra cesenate: «Superata la decenza»
«Avete superato il limite della della decenza». Si conclude così il duro sfogo rivolto alla «destra cesenate» dell’editore Marzio Casalini fondatore della società editrice Il Ponte Vecchio. «Cara destra cesenate - scrive sul suo profilo Facebook - invece di preoccuparvi dei “mi piace” dell'assessore Verona dovreste badare ai vostri capi nazionali che dopo un mese vergognosamente non hanno nominato ancora un commissario per l'alluvione e cincischiano intorno ai minimi sistemi». Il riferimento al “like” dell’assessore risale alle polemiche dopo la morte di Berlusconi. «Se aveste un briciolo di onestà intellettuale - prosegue Casalini - invece di praticare lo sciacallaggio politico di cui vi state rendendo protagonisti, insistereste con forza con Meloni e Salvini perché si diano una mossa. La vergogna la fate voi non Verona o il sindaco Lattuca». Chiama direttamente in causa la deputata Alice Buonguerrieri e l’ex consigliere comunale Marco Casali per FdI, il consigliere Enrico Sirotti Gaudenzi per la Lega Il dibattito sotto il post si fa subito vivace: «Sono convinto che il Governo stia lavorando al meglio per definire un percorso che possa ristorare i danni occorsi», replica subito Casali che ne approfitta per sottolineare quella che considera la causa di quanto accaduto: il «malgoverno del territorio». «Secondo te cade pioggia in 36 ore pari a quella che normalmente cade in 8 mesi e la colpa è del malgoverno?», ribatte Casalini. «Sul tema responsabilità il fascicolo è aperto e corposo - insiste Casali - Governare da 50 anni e avere esondata un’intera regione qualche dubbio lo dovrebbe mettere». Sulla stessa lunghezza d’onda Sirotti Gaudenzi: anche per lui la critica al centrodestra dovrebbe essere preceduta da quella verso chi «ha governato il nostro territorio per decenni senza realizzare le opere che avrebbero limitato enormemente i danni». Quanto al commissario sottolinea la «necessità di individuare un soggetto super partes». Lo scontro più acceso è quello con Celletti: «Se parliamo si sciacallaggio politico non riusciremo mai ad eguagliare i maestri della sinistra», attacca accusando la sinistra di alimentare «il tam tam dei ritardi (che non ci sono)», di insistere sulla nomina a commissario della ricostruzione Bonaccini, «nonostante le giustificatissime motivazioni per non aggiungere anche questo ruolo ai tanti altri che detiene», e l’incapacità di «assumersi le dovute responsabilità». «Grazie per il comizio inutile - ribatte Casalini - L’unica cosa che conta sono i fatti e questi non ci sono! Ribadisco solo mancanza totale di argomenti e totale “sciacallaggio politico”. Ovviamente nessuna parola su Zattini, notoriamente a Forlì e forlivese va tutto bene… Mi spiace ma basta questo per capire il vostro fine».