Ivan Graziani: un album a 25 anni dalla morte

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Sono già 25 anni. Il primo gennaio del 1997, nella sua casa di Novafeltria, ci lasciava Ivan Graziani, il cantautore con la chitarra elettrica o, se preferite, la chitarra rock della musica d’autore italiana. Nato a Teramo, scompare a soli 51 anni un artista completo, capace di scrivere canzoni e romanzi, di dipingere e disegnare storie a fumetti, di cimentarsi insomma completamente nell’arte, un personaggio che ha lasciato l’idea di poter essere sempre fuori dagli schemi, oltre le righe, che ha fatto della sua poliedricità la tara artistica che lo distingueva da tutti gli altri. Graziani ha raccontato il Paese, la nostra Italia, quella meno evidente ma vitale della provincia, da Lugano fino in Olanda, da Modena e Siracusa fino alla “Firenze triste” lungo Ponte Vecchio.

Primo cantautore in assoluto a salire sul palco del Tenco nella primissima edizione del 1974; un album (“Pigro”) considerato tra i 100 più belli della musica italiana dalla rivista Rolling Stone; una tecnica chitarristica che ha fatto scuola. Con un repertorio in bilico tra rock e ballate di rara bellezza, Ivan ha incrociato quasi tutti i più illustri colleghi della musica italiana e tutti lo stimavano molto.

Un suo album postumo verrà pubblicato nel 2022 con tracce ritrovate nel suo studio di registrazione “Officine Pan Idler”. Un’eredità importante, portata avanti con orgoglio e cura dai figli di Ivan, Filippo e Tommaso.

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