Jarno Trulli: «Ecco perché Imola piace tanto ai piloti»

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La Formula 1 è velocità e l’Enzo e Dino Ferrari viene considerato da sempre uno dei circuiti dove la velocità raggiunge il proprio grado di sublimazione più alta. Allora chi meglio di un pilota italiano, recentemente inserito al 9° posto nella classifica di tutti i tempi dei piloti più veloci sul giro di qualifica, può spiegare le caratteristiche e i segreti del circuito imolese? Stiamo parlando del 46enne Jarno Trulli, 256 Gran Premi disputati in Formula 1, una vittoria (Monaco 2004) e 4 pole position.

Allora Trulli, cosa ha di unico il percorso dell’Enzo e Dino Ferrari?

«In primis a fare la differenza sono la storia e il fascino che lo contraddistinguono, per le tante storie belle, e pure brutte purtroppo, che sono legate a Imola. E’ un tracciato impegnativo, che piace a tutti i piloti proprio per queste sue difficoltà. E’ tecnico, bisogna saper guidare per affrontarlo al meglio e non subirlo. Senza poi dimenticare l’atmosfera sempre particolare creata dal tifo e dalla passione degli italiani. Nella speranza che il Gran Premio del 2021 sia a porte aperte».

Ieri, in un’intervista al Corriere l’ex telecronista Ezio Zermiani ha sottolineato come l’autodromo di Imola affascini i piloti proprio per la sua pericolosità. E’ d’accordo?

«Sinceramente no, i motivi sono altri e il pericolo in generale non attira i piloti. Il segreto dell’Enzo e Dino Ferrari sta nelle diverse varianti e nei cambi di direzione, che vengono affrontate quasi sempre ad altissima velocità. La tecnica di guida lì conta molto e questo sì che piace ai piloti».

Lei a quello che fu il Gp di San Marino ha partecipato 10 volte, giungendo 5° (tre volte) come miglior risultato. Si trovava a suo agio?

«Beh, i risultati non spiegano sempre fino in fondo il feeling che un pilota ha con la pista. Di sicuro a Imola in carriera avrei potuto fare meglio, però sono partito quasi sempre nelle primissime posizioni e gli episodi di corsa hanno pesato. Sì, mi piaceva decisamente. E poi io e il mio manager Lucio Cavuto adoriamo Imola pure per un altro motivo, se mi è concesso».

Ci dica pure, quale?

«Il ristorante San Domenico. Un posto speciale e dalla cucina sublime. Ci facevamo tappa fissa e poi abbiamo continuato ad andarci, quando possibile».

Il nuovo presidente di Formula 1 è Gian Carlo Minardi, che lei conosce bene, come ha accolto la notizia dell’inserimento di Imola nel calendario 2021?

«A Giancarlo sono ovviamente affezionato, perché mi lanciò lui nel mondo della Formula 1 con il suo team nel 1997. Non avevo dubbi che, grazie all’energia e alla professionalità che lo contraddistinguono, avrebbe iniziato bene pure questa avventura. E’ una persona speciale per me e infatti mi sono spesso presentato ai Minardi Day proprio a Imola, dovevo venire pure nel 2020 se il Covid non avesse mandato all’aria tutto».

Vi siete visti o sentiti recentemente con Minardi?

«Sì, qualche settimana va a Vallelunga, dove mio figlio Enzo (15 anni, ndr), che sta passando alle monoposto, seguiva un corso federale di guida. Minardi è il supervisore, abbiamo parlato e mi ha detto sia di Formula Imola che delle trattative, a buon punto, per riportare il Gp nel 2021 a Imola. Sono davvero contento per lui».

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