Rimini, influenza, ecco i vaccini: "Rischio tilt degli ospedali, bisogna farli"

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«Recuperiamo la fiducia nei vaccini per non mandare in tilt gli ospedali». Vaccino influenza, da lunedì 24 ottobre scatta la campagna dell’Emilia Romagna. A renderlo noto è la Regione che ha a disposizione 1 milione 150mila dosi da aumentare fino a 1 milione 380mila, anche oltre la data di chiusura fissata per il 31 dicembre. Confermata la possibilità di co-somministrazione con il siero antipneumococcico o anti Covid.

Cambiare rotta

A fare il punto «sulla stanchezza crescente verso i vaccini che rischia di compromettere la nuova campagna» è il presidente dell’Ordine dei medici di Rimini Maurizio Grossi. «Va sfatata l’idea “più vaccini faccio, più rischi corro” che ha rallentato la quarta dose anti Covid e che ora – allarga le braccia – rischia di mettere a repentaglio l’attività ospedaliera tra sovraccarico di lavoro e mancanza di letti». E per smorzare i toni fa una battuta: «Prima ci vacciniamo, prima prenoteremo le vacanze o gusteremo il Natale in famiglia». Quanto alla maggiore incidenza dell’influenza, che quest’anno prende il nome di Australiana, nota che dipende dall’allentamento delle precauzioni anti Covid, che costituiva una buona pratica anche per evitare le infezioni stagionali. Ecco perché il vaccino resta essenziale, visto che «il ceppo influenzale in arrivo dall’Australia sarà più virulento di quello passato». L’invito è quindi ad un’adesione massiccia alla vaccinazione, «per evitare una miscela di virus quasi esplosiva a causa del Covid». Altrettanto importante, sottolinea ancora il medico, è vaccinarsi subito senza aspettare la zona Cesarini: da anni il picco influenzale giunge prima delle previsioni. Raccomanda inoltre di proteggere i nonni, visto che in cima alla lista dei possibili contagiati, ci sono i bimbi da zero a quattro anni, spesso paucisintomatici, nonché gli adolescenti. E a chiusura dispensa altri due consigli. Primo. «Usare la mascherina negli ambienti chiusi, sui mezzi pubblici e nei supermercati affollati», E secondo: seguire tutte le norme igieniche e di buon senso. Da evitare infine l’antibiotico fai da te, «per evitare problemi a catena come l'alterazione della flora intestinale».

Modalità e dati

La vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente a cittadini dai 60 anni in su; operatori e residenti di strutture assistenziali; donne in gravidanza o post partum; personale sanitario; ricoverati a lungodegenza, persone con patologie croniche; addetti ai servizi pubblici di interesse collettivo o a contatto con animali; volontari in ambito sociosanitario e donatori di sangue. Prevista la gratuità su richiesta anche per bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni; raccomandato il coinvolgimento delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, disabili e persone vulnerabili. L’obiettivo è raggiungere il 75% di copertura dai 65 anni in poi. Nei restanti casi il vaccino potrà essere somministrato a pagamento (22 euro a dose) e su richiesta dai 7 anni ai 59 anni, previa vaccinazione delle categorie fragili. A somministrare il siero saranno i medici di medicina generale, i servizi di Igiene e sanità Pubblica e Pediatria di Comunità nonché le farmacie convenzionate. La scorsa stagione influenzale in Emilia-Romagna ha mantenuto un livello di incidenza basso, superiore tuttavia all’inverno precedente. Nel dettaglio i picchi si sono registrati a gennaio (con 7,44 casi per 1.000 assistiti) e a cavallo tra marzo e aprile con 7,55 casi per 1.000 assistiti. Ad ammalarsi sono state circa 632mila persone, target più colpito quello zero-4 anni, seguono: 5-14 anni, 15-64 anni e over 65enni. In questa stagione influenzale sono stati segnalati 3 casi gravi, tutti con precedenti fattori di rischio, con il decesso di un 102enne. Dati alla mano, nella scorsa stagione sono state vaccinate 1.016.632 persone (- 12% rispetto al 2020-2021). La copertura rilevata infine negli over 65enni è del 65,1% (701.662 persone), più bassa rispetto alla scorsa stagione del -5.1%. «Vaccino antinfluenzale, facciamo quadrato attorno ai più fragili». L’appello viene rivolto ai cittadini dall’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, mentre parte il conto alla rovescia per l’inizio della campagna vaccinale in calendario dal prossimo 24 ottobre. Una contromossa che si consiglia di effettuare prima possibile per scongiurare la tempesta perfetta fra virus. Gli esperti temono infatti l’arrivo di “Twindemic”, la sovrapposizione tra il Coronavirus e un’ondata influenzale che quest’anno si teme particolarmente virulenta dopo l’allentamento progressivo delle misure anti Covid, dall’uso della mascherina alla sanificazione delle mani. A preoccupare è anche l’esordio precoce della nuova influenza la cosiddetta australiana. «Continuiamo a tenere alta la guardia contro il Covid e a ribadire l’importanza della vaccinazione, ma al tempo stesso - sottolinea intanto Donini- siamo pronti per avviare la campagna vaccinale antinfluenzale, fondamentale per proteggere i più fragili a partire dagli anziani e persone con patologie croniche». Vero è che, prosegue ancora l’assessore regionale, bisogna continuare «a sensibilizzare i cittadini, perciò come ogni anno la Regione metterà in campo una campagna di comunicazione rivolta a tutta la popolazione in particolare a quella anziana. Altrettanto importante - chiude Donini - è la vaccinazione del personale sanitario anche per garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale durante l’epidemia».

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