Rimini, inchiesta Free credit: nuovi sequestri e processo anticipato

Processo Free credit. Lo scorso 18 gennaio quando la giudice Adriana Cosenza ha accolto l’eccezione di incompetenza territoriale, a Nicola Girolamo Pasquale Bonfrate, titolare del ristorante La Playa di Cesenatico (difeso dagli avvocati Francesco Maria Crociani e Gianluca Filippone) che assieme ad un altro imputato già uscito di scena l’eccezione l’avevano sollevata, di sicuro sono brillati gli occhi. Sperava, probabilmente, che la Procura della Repubblica del capoluogo meneghino cui il codice di procedura dava 20 giorni per riformulare il capo d’imputazione, non sarebbe riuscita a portare a termine la missione, facendo così saltare il nuovo filone processuale dell’inchiesta sulla truffa da 440 milioni di euro per falsi rimborsi legati agli eco bonus e bonus facciate. Purtroppo, però, tutta l’indagine del Nucleo di polizia economico finanziaria di Rimini guidato dal tenente colonnello Roberto Russo e del sostituto procuratore Paolo Gengarelli, 72 ore dopo l’espulsione da Rimini era già, perfettamente indicizzata, sulla scrivania del nuovo pubblico ministero.

Nuovo colpo di scena

Pm che al termine dell’esame ha dato agli imputati il primo motivo di rammarico per la scelta processuale fatta. Per quattro dei sei, infatti, ha chiesto e ottenuto dal Gip un aggravamento delle misure cautelari per quanto riguardava i sequestri preventivi. Iniziativa cui i difensori hanno presentato ricorso, respinto, al Tribunale del Riesame di Milano. All’esito di questo pronunciamento la Procura non ha perso altro tempo; e dopo aver negato la richiesta di abbreviato condizionato presentata l’ultimo giorno utile da Sabbatino Schiavino da Santa Maria Capua Vetere, ha disposto per tutti il giudizio immediato. I magnifici sei di cui fanno parte anche il commercialista rodigino Matteo Banin (avvocato Carlo Benini), Giuseppe Felice Guttadoro già gestore di un albergo a Rimini difeso dall’avvocato Piero Venturi, Francesco Nappi di Salerno e Luca Fallarino da Peschiera Borromeo (Milano), si ritroveranno così davanti al Tribunale collegiale di Milano per la prima udienza il prossimo 13 giugno. Il 30 maggio, invece, è fissata la prossima udienza collegiale a Rimini.

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