Imola, Tozzona il comitato chiama alla mobilitazione di quartiere

Il comitato Agorà chiama la “mobilitazione di quartiere”, in Pedagna, per dire ancora una volta no all’ampliamento degli impianti sportivi del centro sociale La Tozzona.
«Per salvaguardare gli spazi verdi dalla cementificazione», è lo slogan scelto da Agorà, l’appuntamento è per sabato prossimo 30 settembre alle 15.30 nell’area fra il centro sociale e la scuola media interessata dall’opera annunciata. Che non fosse bastato l’ultimo incontro al centro sociale la Tozzona convocato dalla presidenza del centro sociale, presente il sindaco, per illustrare un progetto che il Comune ha fra l’altro già cristallizzato in una delibera, era già parso evidente. Il progetto prevede, oltre alla realizzazione del campetto da calcio ad opera di un privato, e dato in gestione a una società sportiva dozzese, lo slittamento dell’area verde libera a attuale verso il parco in fregio alla scuola. Ma ci sono all’orizzonte anche nuovi campi da padel, parcheggi e un campetto per il basket, in seconda battuta.
«Non abbiamo mai parlato dello sport come elemento disgregativo; piuttosto ha sempre criticato, democraticamente, le scelte fatte dalla giunta comunale riguardo i luoghi ove far sorgere le strutture. Così è stato per l’isola ecologica “Montericco” e cosi è per l’attuale scelta del luogo ove si vorrebbe cementificare, sottraendo ulteriormente zone verdi del quartiere Pedagna – premette il comitato in una nota ai giornali locali –. Se l’intenzione di costruire è davvero avvenuta in maniera tanto trasparente e cristallina, perché i residenti della Pedagna e i soci del Centro sociale non sono stati adeguatamente informati?».
Il comitato insiste sulla libera, e gratuita, fruizione degli spazi come principio.
«Vorremmo quindi capire se tutta l’area verde in futuro debba diventare un parco giochi ad uso di privati e utilizzabile soltanto previo noleggio di campi, o se il Comune di Imola si metta finalmente nell’ordine delle idee, come viene fatto in altre realtà non tanto lontane e con grande successo, di rendere pubblici gli spazi, lasciandoli tali o creando campi da gioco gratuiti e non gestiti da privati – continua il comitato –. Questo innalzerebbe lo sport al vero valore aggregativo e innalzerebbe il valore sociale, educativo e pubblico che l’amministrazione comunale dovrebbe perseguire tramite l’attività sportiva, libera, in tutte le sue forme».