Imola, stasera La Tozzona svela il progetto di ampliamento

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Questa sera i nodi, eventuali, verranno al pettine. L’incontro annunciato nelle scorse settimane sulla presentazione del progetto per l’ampliamento delle strutture sportive del centro sociale La Tozzona nel quartiere Pedagna, si preannuncia animato, dopo la contrarietà espressa dal comitato Agorà. Ieri è stata confermata anche la partecipazione del sindaco di Imola.

Il progetto a grandi linee

Il Comune di Imola di fatto ha già dato l’ok con una apposita delibera al progetto presentato dai gestori in carica del centro sociale (che esercitano una convenzione che durerà fino al 2032, prorogabile al 2035). Strutture sportive che si estenderebbero occupando spazi ora verdi in direzione della via Vivaldi, in fregio al vicino complesso scolastico. Progetto che prevede in una prima fase la costruzione di una tensostruttura, nello spazio adiacente all’attuale campo da calcio, con campo da calcetto coperto. Sarebbe poi previsto lo spostamento delle attuali due porte da calcio presenti nel parco di una cinquantina di metri. La tensostruttura, dovrebbe essere finanziata da privati, e gestita poi dalla società Dozzese per il calcio a 5, ma gli stessi spazi dovrebbero poi essere a disposizione anche dagli studenti dell’istituto comprensivo 7. Si aggiungerebbero poi due campi da padel vicini fra i due attuali e i campi da tennis. In un secondo momento si aggiungerebbe anche un campo da basket aperto a tutti, come è adesso anche il campo da beach volley. Sempre in una seconda fase potrebbero essere realizzati 50 nuovi parcheggi ma solo se necessari, e un collegamento fra lo spogliatoio e il campo da baseball, collegamento diretto che ora non c’è.

La presentazione

I dettagli del progetto verranno però illustrati direttamente dal presidente del centro sociale Pier Paolo Ragazzini, il quale interpellato in merito non ha voluto anticipare nulla, questa sera dalle 20.30 insieme al geometra Vittoriano Ronchi, sarà presente anche il sindaco Marco Panieri che ha delega allo sport.

Le proteste

Intanto un gruppo di residenti del quartiere che fa capo al comitato Agorà che già si era schierato contro il progetto di isola ecologica nelle adiacenze della centrale di via Montericco, raggiungendo il proprio scopo, ha lanciato una raccolta di firme a sostegno della propria posizione e in un paio sui settimane è arrivato a quota 500. Questa sera ci saranno anche loro. «Non siamo contrari alle strutture sportive ma preferiremmo che il Comune valorizzasse quelle esistenti, ad esempio il non lontano campo Calipari, anziché consumare altro verde pubblico – dicono intanto dal comitato –. Il campo da calcio oggi aperto garantisce una aggregazione libera e spontanea dei cittadini, quando ci saranno le strutture invece cosa accadrà, che si dovrà pagare un privato? Fra l’altro spiace vedere sempre la stessa modalità di azione: il Comune decide poi presenta quello che ha deciso ai cittadini solo a cose fatte. Questa non si può chiamare partecipazione».

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