Imola, previsti 15,7 milioni dall'Imu. Nodo Tari da sciogliere

Sono le nuove tariffe della Tari la sola “incognita” fra le entrate del bilancio di previsione del Comune di Imola per l’anno in corso, di cui ieri pomeriggio è cominciato l’esame in commissione consiliare. Atersir, infatti, dopo più di due mesi non ha ancora approvato il Piano economico finanziario (la scadenza è fissata per il 30 aprile), «pertanto al momento sono stati confermati i dati relativi al previsionale 2022», spiega la Nota integrativa. Vale a dire un gettito complessivo di 9 milioni e 930.000 euro. E il prossimo anno prossimo è in programma il passaggio alla tariffazione puntuale.

Le entrate tributarie

Passando in rassegna le entrate tributarie, l’importo dell’Imu che il Comune prevede nel triennio è di 15 milioni e 700.000 euro nel 2023, di 16 milioni e 150.000 euro nel 2024 e di 16 milioni e 265.000 euro nel 2025. Come già anticipato in Consiglio comunale giovedì scorso, non sono previsti incrementi. Il prossimo anno, invece, sono previsti un incremento della base imponibile e una ricognizione delle aliquote, con i conseguenti effetti sul bilancio 2024-2026. Dall’addizionale comunale all’Irpef via Mazzini si aspetta 9 milioni e 240.000 euro sia per quest’anno che per il 2024 e il 2025, e dal recupero dell’evasione fiscale 1 milione e 670.000 euro quest’anno e 1 milione e 610.000 euro sia nel 2024 che nel 2025.

Le entrate extratributarie

Sul versante delle entrate extratributarie, a seguito dell’aggiornamento Istat delle tariffe del canone unico patrimoniale, il gettito del canone unico patrimoniale e del canone mercatale che il Comune prevede nel triennio è di 3 milioni e 205.000 euro nel 2023 e di 4 milioni e 5.000 sia per il 2024 che per il 2025.

Per la stessa ragione, con decorrenza però dal prossimo anno scolastico, per la refezione scolastica via Mazzini si aspetta 697.000 nel 2023, 788.327,46 euro nel 2024 e 768.757,48 nel 2025, per gli asili nido 3 milioni e 210.000 euro quest’anno e 3 milioni e 460.000 euro sia nel 2024 che nel 2025, per il trasporto scolastico 169.000 euro nel 2023, 202.500 euro nel 2024 e 207.500 euro nel 2025, e per i servizi educativi estivi 110.610 euro ogni anno.

Chiudono la panoramica gli utili dalle società partecipate, previste in 6 milioni e 602.284,43 euro per il 2023, in 6 milioni e 302.534,04 euro per il 2024 e in 5 milioni e 917.883,65 euro per il 2025. Come già evidenziato nei giorni scorsi, da quest’anno, dopo la modifica della convenzione con il Circondario per il servizio di Polizia locale, la titolarità delle entrate da sanzioni per violazioni al Codice della strada è stata trasferita all’ente di via Boccaccio, che ha valutato di incassare 2 milioni e 500.000 euro in nove comuni (rimane fuori di Castel San Pietro), di cui l’80% destinato a Imola e a Medicina.

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