Imola, parte la mappatura dei negozi sfitti in centro

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Inizia a prendere forma il progetto di promozione del centro storico della città di Imola. Una delle azioni prefissate nel disegno complessivo dell'amministrazione è la mappatura dei locali commerciali sfitti.

L'indagine

«Un punto di partenza imprescindibile e fondamentale – afferma l'assessore al Centro storico, Pierangelo Raffini – per poter in seguito iniziare a ragionare concretamente sulle azioni e sulle politiche da progettare e mettere in campo per ottenere risultati efficaci». Con una spesa di 5.000 euro il Comune ha così affidato il lavoro alla cooperativa bolognese Link che inizierà l'analisi che si concluderà entro la fine dell’anno. «Questa importante analisi, che si affianca a quella commissionata all'Università di Bologna per i capannoni e le aree industriali oggi inutilizzate, ci serve perché prima di deliberare efficacemente occorre conoscere lo stato dell'arte della città. Dai dati che emergeranno sapremo così effettuare e pianificare gli interventi, in accordo con le associazioni di categoria, per rinnovare l'interesse, che c'è già, a investire sul commercio del centro. Il tutto – aggiunge l'assessore – senza dimenticare che la pandemia, in due anni, ma non sappiamo ancora in che modo abbia influito nel tessuto commerciale. Questa analisi ci serve anche a questo scopo».

Lotta all'incuria

«Per noi – conclude l'assessore Raffini – è fondamentale lavorare attraverso anche un percorso condiviso con le proprietà dei locali per iniziare una riconversione più decorosa dei locali vuoti. Il cuore della città è il nostro biglietto da visita e dobbiamo fare in modo che lo sia nel modo più bello possibile».

Il futuro delle gallerie

Un altro punto è quello degli interventi di riqualificazione. In centro, a poca distanza l'una dall'altra ci sono due gallerie, Risorgimento e quella del Centro cittadino, sulle quali l'amministrazione sta lavorando. La prima è interessata dal cantiere su tutta l'ala del cosiddetto palazzo del Comune nuovo. Qui si prevede, non prima del 2023, l'apertura del porticato al piano terra fino sotto all'orologio del municipio riducendo l'affaccio dell'attività commerciale esistente (ex bar Colonne) su via Appia e allungandolo all'interno dei locali dell'ex Urp. Ma non solo. «Metteremo mano – aggiunge – in modo radicale ai bagni pubblici riqualificando anche l'intera corte interna retrostante».

La seconda è quella compresa tra via Emilia e piazza Gramsci, sotto la Casa del fascio. «Già dalla primavera del prossimo anno, oltre alla rigenerazione dell'ex Tazza d'oro come sede espositiva e un altro negozio su via XX settembre, magari da dedicare alla promozione turistica, interverremo nella piazza interna con il rifacimento dell'impianto di illuminazione e con lavori sulla copertura che oggi presenta diverse infiltrazioni di acqua».

La questione ex Bacchilega

Futuro tutto da riscrivere per lo storico ex bar Bacchilega, passato in gestione alla società Sirio Spa di Ravenna, già titolare dell’Opera Dulcis, che oggi però si trova coinvolto in una indagine giudiziaria ed è in amministrazione controllata il che fa diventare difficile pensare che possa mantenere fede all'impegno di realizzare un Caffè letterario sotto i portici comunali entro breve. «Sappiamo che la questione è complessa – conferma Raffini –, ma almeno sappiamo che è già stata fatta un'offerta, presentata da un gruppo bolognese che gestisce diverse pasticcerie nel capoluogo regionale, per rilevare l’Opera Dulcis. Sul Bacchilega invece non demordiamo, ma non possiamo nemmeno dire che, il suo recupero, sarà facile e immediato».

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