Imola, nuove regole per il Covid a scuola parlano i dirigenti

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È ancora troppo presto per toccare con mano gli effetti delle nuove regole per contrastare la diffusione del Covid nelle scuole, in vigore da ieri, ma una cosa sicura c’è: resta centrale il problema del personale, che mette alla prova i dirigenti imolesi alle prese con insegnanti da sostituire perché in quarantena o perché nominati altrove. La nuova normativa, che punta a ridurre gli automatismi che finora prediligevano la didattica a distanza in caso di contagio, distingue tra i nidi e le scuole dell’infanzia, e quelle dai 6 anni in su. In queste ultime, infatti, in caso di un positivo non scatterà subito la quarantena per l’intera classe, ma questo non semplifica per forza le cose.

Se il prof va in quarantena

«Per me questa non è un’organizzazione migliorativa – spiega Stefania Galeotti, dirigente dell’istituto Paolini-Cassiano –. In caso di contatto stretto, i docenti devono stare comunque in quarantena almeno per qualche giorno e quindi continuare a distanza. Quindi, se un docente è in quarantena, ma le altre sue classi sono a scuola, per queste serve personale di sorveglianza». Condivide il ragionamento il collega Gian Maria Ghetti, preside del Polo Alberghetti e dell’istituto Scarabelli-Ghini: «Finché non arriva il risultato dei tamponi, e possono passare fino a 48 ore, i docenti in caso di contagio per ora sono in quarantena. Ho ragionato con i miei collaboratori rispetto alla nuova nota ministeriale. Stiamo attendendo una riunione con l’Ausl per capire come applicare operativamente queste novità», aggiunge Ghetti, riferendosi al protocollo operativo che l’azienda sanitaria dovrà disporre.

Organico incompleto

A questo si aggiunge il fatto che l’organico Covid, cioè il personale assunto con i finanziamenti straordinari, subisce ancora fluttuazioni frequenti. «Non siamo ancora a pieno regime e le nomine dalle graduatorie provinciali e di istituto per le supplenze, creano scompensi – aggiunge Galeotti –. Solo nell’ultima settimana da me sono andati via due docenti, poiché nominati appunto da graduatoria. È una scelta comprensibile: le nomine garantiscono un posto fino alla fine dell’anno scolastico mentre il “personale Covid” è assunto solo fino al 31 dicembre». La situazione alle superiori è piuttosto omogenea: «Anche noi abbiamo delle carenze, non solo tra i docenti ma anche rispetto al personale amministrativo, sebbene debba affrontare una situazione meno grave», commenta Ghetti.

Elementari e medie

Questo problema si riscontra anche alle elementari e alle medie ma la dirigente dell’Ic2 Maria Di Guardo è più ottimista, e rilancia sulla formazione. Nonostante le classi in quarantena al momento siano 6, con piccoli focolai in 3 scuole imolesi e 38 nuovi positivi di cui solo 8 alle superiori, la preside abbraccia il nuovo obiettivo: «La ratio è garantire al 100% la didattica in presenza e aspettiamo di capire come applicare le disposizioni al nostro territorio. Vedremo se l’Ausl farà una formazione specifica con i referenti Covid delle scuole su questo. Credo sarebbe importante anche sensibilizzare ulteriormente le famiglie sulle buone pratiche, magari attraverso i pediatri. Noi abbiamo rinnovato in questo senso l’accordo di corresponsabilità coi genitori», conclude Di Guardo.

I contagi continuano a crescere fra i banchi di scuola, e rappresentano nella settimana appena trascorsa il 20% dei nuovi contagi complessivi, ma diminuisce sensibilmente il numero di classi in quarantena. Sono 38 i casi in più di contagio a scuola registrati dall’Ausl di Imola, di questi 18 in scuole primarie, 2 in nidi, 5 in scuole materne, 8 in scuole superiori. Fino a ieri erano 6 le classi in quarantena, ovvero 16 rispetto a quelle che erano state, nelle scorse settimane, con anche la chiusura di una scuola, la piccola elementare di Chiusura nei giorni intorno al ponte di Ognissanti. Si aggiungono 5 classi con isolamento di alcuni casi, e altre 5 classi con controllo doppio tampone, l’Ausl segnala poi piccoli focolai nella primaria Pelloni Tabanelli, primaria Pambera, materna Campanella.

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