Imola, non si trova il materiale: slittano i lavori allo Scarabelli
L’aumento dei prezzi delle materie prime fa slittare al 21 maggio dell’anno prossimo la data di conclusione degli interventi di miglioramento sismico per 5 milioni e 700mila euro nell’ex convitto dell’istituto tecnico agrario Giuseppe Scarabelli di Imola, in cui si dovrà trasferire l’istituto tecnico chimico Luca Ghini ora in viale D’Agostino.
150 giorni in più
Il contratto stipulato da palazzo Malvezzi con l’associazione temporanea di imprese di cui è capogruppo la Cims di Borgo Tossignano il 9 giugno 2021 prevedeva 560 giorni di tempo utile per l’ultimazione dei lavori a cominciare dal 10 giugno, la data di consegna del cantiere, con conseguente chiusura degli stessi programmata per il 22 dicembre di quest’anno. Ma «l’appaltatore ha inoltrato, in data 8 settembre, una richiesta di proroga del termine di ultimazione dei lavori di 150 giorni – si legge nella determina della Città metropolitana di Bologna, competente in materia di edilizia scolastica –, motivata da assenza in alcuni periodi delle maestranze in cantiere (anche dei subappaltatori e dei fornitori) per malattie prolungate causa Covid 19 e difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali anche in relazione agli aumenti dei costi delle materie prime per effetto dell’attuale particolare situazione di mercato».Un imprevisto per cui «si ritiene di poter concedere la proroga per un periodo ritenuto congruo di 150 giorni naturali e consecutivi – conclude palazzo Malvezzi –, dando atto che l’impresa ha dichiarato che la concessione in parola non darà luogo ad alcuna richiesta economica ad essa connessa, fatta salva la compensazione dei prezzi dei materiali qualora prevista dalle normative vigenti e applicabili in materia».
Il nuovo convitto
Il convitto è un edificio residenziale costruito negli anni Sessanta e utilizzato fino alla fine degli anni Novanta per l’accoglienza degli studenti fuori sede dell’istituto Scarabelli. A seguito del cambio di destinazione d’uso da “residenziale” a “scolastico” si è previsto un intervento di miglioramento sismico superiore o pari al 60%, che comprende lavori di consolidamento dei pilastri e delle travi in cemento armato, il controllo dei relativi impalcati e il loro adeguamento statico ai sovraccarichi per uso scolastico.Per poter ospitare gli studenti del Ghini inoltre, verrà razionalizzata la distribuzione interna: nel seminterrato troveranno posto i locali di servizio (gli archivi, i depositi, gli spogliatoi del personale e degli alunni, e la centrale termica), al piano rialzato i laboratori tecnici e il magazzino di stoccaggio per i prodotti utilizzati in laboratorio, al primo piano l’aula magna, la biblioteca e la sala insegnanti, e ai tre piani superiori sedici aule, il laboratorio di fisica e quello di informatica.