Imola, mercato delle auto nuove avanti col freno a mano tirato
- 27 novembre 2022

Anche a Imola il mercato dell’auto va avanti con il freno a mano un po’ tirato. Il nuovo risente dell’incertezza internazionale: le opportunità diminuiscono, i prezzi aumentano e il “pronta consegna” non è più così scontato come assicura lo slogan. A ruota cresce l’usato e i proprietari cercano di venderlo anche direttamente.
Nuovo in salita anche nel 2023
«Il nostro settore è investito da diverse problematiche – spiega Franco Tordini, della concessionaria Easy Car –. C’è la ridefinizione dei contratti fra i concessionari e le case madri. Il Covid ha portato a una domanda di materie prime a cui non eravamo pronti, quindi aumento (del prezzo, ndr) delle materie prime, e diminuzione di microchip e altri materiali per produrre auto moderne, tecnologiche e connesse. E la guerra non ha fatto che accrescere il problema».Di conseguenza, «nel mercato del nuovo, alcuni clienti aspettano da una vita – aggiunge –. Si propone ciò che le case sono in grado di proporre: non i prodotti completi di prima, ma meno optional per accontentare chi non vuole aspettare. E questo continuerà anche l’anno prossimo».
Invece, «il mercato dell’usato è cresciuto e sono aumentati i prezzi – continua –. Da un certo punto di vista, ha beneficiato di questa impasse. È una soluzione “di mezzo”, soprattutto con l’usato recente. E anche i marchi europei meno rilevanti stanno vendendo le loro auto».
Nuovo sempre più caro
«Dopo il lockdown, la gente diceva che i piazzali erano pieni di macchine e per finirle avremmo dovuto svenderle – ricorda Filippo Badiali, della concessionaria Dromo Car –. Adesso, è cambiato il mondo totalmente. L’auto nuova continua a costare sempre di più: da ottobre a novembre c’è stato un aumento abbastanza significativo di ogni car line di diverse centinaia di euro, per una macchina che praticamente è uguale a un anno e mezzo fa/due anni fa».Dunque, «c’è molta gente che, piuttosto, si mette a posto la propria – osserva –, perché comunque ha difficoltà nel reperire denaro e, soprattutto adesso, i tassi di interesse, da ottobre a questa parte, si sono alzati anche quelli, e si fa sempre più fatica».
In generale, «è vero che nel mercato dell’usato si è alzato molto il prezzo, ma si è alzato tanto anche il mercato del nuovo – sottolinea –. Quindi, proporzionalmente, che uno compri l’usato o compri il nuovo, la differenza è più o meno la stessa rispetto a un anno fa».