Imola, medico travolto e ucciso il cordoglio della città

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«Ogni tanto veniva al lavoro in moto, come venerdì. Ma non succedeva spesso, anche se era una passione che condividevamo, sulla quale lo avevo coinvolto proprio io...e ora dico purtroppo». Le parole di Roberto Bertelli, medico di ortopedia, si spezzano. Antonio Vilardi, il chirurgo ortopedico di 41 anni morto nel cuore della notte tra venerdì e ieri nell’incidente avvenuto in viale D’Agostino intorno alle 3, travolto dall’auto di un ragazzo di 24 anni risultato positivo all’alcoltest, era un collega ma anche un grande amico.

«Un carissimo amico oltre che un ottimo professionista, preparato e sempre attento ai pazienti. Per me è una grande perdita personale, ma lo è anche per la nostra unità operativa – dice ancora il dottor Bertelli –. Lui era il collante fra di noi, gli piaceva scherzare e aveva un vero e proprio talento come organizzatore delle uscite fra noi colleghi. Grazie a lui ci frequentavamo spesso anche fuori dal lavoro, aveva questa grande capacità di farci sentire come una grande famiglia. Una persona solare». Il collega lo aveva salutato a fine turno. «Era salito in sala operatoria alla fine del suo turno, alle 20, per chiederci se avevamo bisogno di una mano – racconta ancora Bertelli –. Non c’era bisogno e ci siamo salutati. So però che non era riuscito a tornare a casa in moto perché non era riuscito ad accenderla: aveva la batteria scarica. Allora lo ha accompagnato un altro collega, erano andati fuori a cena insieme intanto che la batteria della moto si ricaricava. Finita la cena erano ripassati dall’ospedale a prendere la moto, hanno rimontato la batteria carica e poi si erano incontrati con i ragazzi della sala operatoria al Dolce Vita per chiudere la serata. Per il rientro a casa le loro strade si erano poi divise. Antonio stava tornando a casa, quando è successo quello che è successo».

L’incidente

La ricostruzione è al vaglio dei carabinieri di Imola che hanno arrestato per omicidio stradale il 24enne imolese alla guida dell’auto coinvolta. L’incidente è successo intorno alle 3.20 all’altezza dell’incrocio regolato dal semaforo tra viale Francesco d’Agostino e via Salvo D’acquisto. Il medico motociclista era in sella alla sua Ducati Monster ed era stato tamponato da un’automobilista alla guida di una Mazda CX-30 che viaggiava nello stesso senso di marcia, ovvero in direzione del centro cittadino. L’auto ha travolto in pieno la moto, come se non la avesse proprio vista, trascinando il centauro per oltre 200 metri di distanza dal punto d’impatto, sbalzandolo e travolgendolo con le sue stesse ruote. I sanitari del 118 hanno soccorso il motociclista, è atterrato anche l’elisoccorso, ma alla fine hanno dovuto constatarne il decesso. Il 24enne alla guida dell’auto ha riportato ferite lievi ed è stato trasportato sotto choc a sua volta al pronto soccorso. Sottoposto ad accertamenti è risultato positivo all’alcol test con un valore di 1,21 g/l. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 24enne arrestato dai carabinieri, è stato trattenuto in attesa del suo trasferimento in carcere.

Colleghi sconvolti

All’Ausl di Imola Antonio Vilardi, la vittima che lascia la moglie Cristina, maestra in una scuola di Imola, e un figlio di 8 anni, era arrivato nel 2014. Calabrese di origine, era nato a Bisignano in provincia di Cosenza in una famiglia di medici, si era trasferito dopo essersi specializzato in ortopedia all’Università di Messina, voluto al proprio seguito dal direttore dell’unità operativa Carlo Impallomeni. «La tragedia di stanotte ci lascia tutti attoniti e sconvolti – ha commentato il primario –. La scomparsa di Antonio Vilardi è una perdita incolmabile, prima di tutto per i familiari cui sono personalmente legato da una profonda amicizia, ma anche per la nostra unità operativa in tutte le sue componenti che in questi anni hanno avuto modo di apprezzarne la grande umanità, disponibilità e l’alta professionalità. Un pensiero particolare, in questo tragico momento, va al piccolo Sandro ed alla moglie Cristina ai quali ci stringiamo tutti con grandissimo affetto».

Il cordoglio della città

La drammatica notizia della scomparsa di Antonio Vilardi ha sconvolto i colleghi e la direzione dell’Ausl. Dopo essersi specializzato all’università di Messina, all’Università di Bologna aveva conseguito un master sul trattamento delle patologie ortopediche dell’arto superiore, un distretto in cui era super specializzato. Vilardi era un medico molto stimato professionalmente ed estremamente benvoluto dai colleghi e dai pazienti per il suo carattere cordiale e affabile. «La comunità professionale dell’Ausl di Imola ha subito oggi una perdita gravissima e che ci addolora profondamente – ha detto pubblicamente il direttore generale Andrea Rossi – ma il pensiero va prima di tutto alla famiglia del dottor Vilardi, a cui tutti noi ci stringiamo». Anche la Uil Fpl , la Uil Medici e la Uil Fpl Emilia Romagna nelle persone del responsabile di Imola Giuseppe Rago, del dottor Roberto Bertelli e del segretario regionale Paolo Palmarini si sono strette al dolore della famiglia di Antonio Vilardi «valente professionista dell’ortopedia imolese e nostro iscritto. La perdita del dottor Vilardi – dice il sindacato in una nota – al di là della comunanza sindacale, ci porta via un valente professionista e un grande amico dedito al lavoro e sempre disponibile nei confronti di utenti e colleghi. Ciao Antonio mancherai a tutti noi». Un pensiero di cordoglio anche dall’Andrea Costa Basket di Imola dove Vilardi era medico sociale col collega Massimo Palmonari: «Tutta la società biancorossa esprime le proprie condoglianze alla famiglia e al suo collega Palmonari. Ciao Antonio non dimenticheremo mai il tuo sorriso e la tua simpatia». Cordoglio della città è stato espresso dal sindaco Marco Panieri: «Ci uniamo al dolore dei familiari, della moglie e del figlio, degli amici, delle persone care, dei colleghi e della comunità professionale dell'Ausl di Imola. Era uno stimato professionista che costituiva un riconosciuto e importante valore aggiunto all'attività del reparto di ortopedia. Tutta la città soffre per questa drammatica notizia».

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