Imola, maxi furto in armeria le indagini dei carabinieri

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I carabinieri hanno sollecitato la titolare a fare velocemente l’inventario delle armi rubate; desta infatti una certa preoccupazione che ora in giro, e presumibilmente destinate al mercato nero, ci siano ben cinquanta pistole nuove fiammanti. È questo il frutto di un colpo senza precedenti in città, e decisamente inusuale, messo segno da due uomini incappucciati nella notte fra lunedì e ieri all’armeria Topi di via Appia.

Il colpo

Erano circa le 2 quando i malviventi che hanno messo a segno il furto si sono avvicinati alla saracinesca completamente incappucciati. Hanno forzato la serranda e sono entrati incuranti anche dell’allarme che suonava e che avrebbe richiamato di lì a poco le forze dell’ordine. In pochi istanti hanno prelevato dalle scansie, dove erano in esposizione, decine di pistole e sono scappati. Non hanno preso munizioni, non hanno nemmeno sfiorato altri articoli forse anche più preziosi. Ieri pomeriggio la titolare della storica armeria, Luisa Barbieri, vedova del fondatore da cui il negozio prende il nome, stava ancora completando l’inventario, fondamentale per gli inquirenti che ha chiesto di fornirlo nel minor tempo possibile proprio per riuscire a capire almeno cosa sia stato messo esattamente in circolazione sul mercato nero delle armi dopo questo furto.

Gli indizi

Sulla scena del maxi colpo erano puntati gli occhi della videosorveglianza pubblica. In quel punto non mancano infatti telecamere, essendo prossimo fra l’altro a un accesso videosorvegliato della zona a traffico limitato. È grazie a quelle videocamere che i carabinieri hanno visto i due uomini incappucciati scassinare la serranda, entrare per sparire dalla vista per pochissimo tempo e uscire col maltolto, quindi fuggire. Ad aspettare chi era entrato in azione, un terzo complice a bordo di una vettura che poi si è dileguata nel nulla. Mentre venivano sottratte le armi all’interno del negozio, è scattato anche l’allarme antifurto, obbligatorio in attività del genere, eppure i ladri sono riusciti ad agire con freddezza sufficiente per portare via le pistole. Due minuti al massimo per compiere il tutto dicono i militari di Imola, che sul posto hanno chiamato anche il loro reparto speciale della scientifica da Bologna per ricavare dalla scena del furto tutti gli elementi possibili per risalire ai responsabili. Questo genere di furto genera infatti non poche preoccupazioni.

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