Imola, la famiglia di Balducci chiede giustizia: "Lasciato a terra"

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Nuovi risvolti sulla morte di Ivan Balducci, il 55enne di Imola travolto e ucciso mercoledì, cinque minuti dopo la mezzanotte, da un 27enne alla guida di un furgone in via Montericco. La famiglia di Balducci ora chiede giustizia e si è affidata a un pool di legali per una prima presa di posizione sulla tragedia che in queste ore ha stravolto le loro vite.

«Siamo vicini alla famiglia per la tragedia immensa che sta vivendo – dichiara Michele De Bona, responsabile del gruppo di legali –. Ivan stava facendo ciò che amava di più, cioè camminare, ed è stato centrato, e non urtato con lo specchietto, da un’automobilista che l’ha lasciato a terra agonizzante. Sono comportamenti assurdi che lasciano senza parole». Il medico legale nelle scorse ore ha confermato la compatibilità delle lesioni con l’urto subito. Sull’esatta dinamica dell’incidente, intanto, proseguono le indagini della polizia locale. «Ivan indossava vestiti chiari ed era perciò avvistabile da chiunque, come riferito anche da un teste – precisa De Bona –. Inoltre, la strada era illuminata e all’ora del sinistro c’era il picco della cosiddetta “Superluna dello Storione”, fenomeno in cui la luna appare più grande e luminosa. Com’è possibile che l’automobilista non si sia accorto di lui? Noi andremo fino in fondo. Abbiamo nominato un avvocato e preallertato un perito nel caso in cui il pubblico ministero decida di procedere con l’accertamento tecnico non ripetibile, al fine di ricostruire la dinamica del sinistro».

La dinamica

Balducci stava camminando in via Montericco lungo il ciglio della carreggiata, tra via Battisti e via Suore, in direzione Pedagna, dove abitava, quando è stato investito da un Volkswagen Caddy che procedeva nel suo stesso senso di marcia. A causa del violento impatto, il 55enne è stato sbalzato a diversi metri di distanza, finendo nel fosso che corre parallelo circa due metri sotto il piano stradale. Inutili i soccorsi del 118, Balducci è morto sul colpo. Il furgone che l’ha investito, invece di fermarsi, ha proseguito la corsa, allontanandosi dal punto dello schianto. Due ore dopo il conducente, un 27enne imolese, si è costituito di sua spontanea volontà in commissariato. Il giovane è accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga dal luogo dell’incidente. Il mezzo è stato sequestrato.

I funerali di Balducci si terranno domani a Imola. Alle 9.30 il feretro lascerà la camera mortuaria per raggiungere la chiesa di San Pio, in Pedagna. Finita la funzione la salma partirà per la cremazione.

Il ricordo del comico Dalfiume

Impiegato nell’azienda Cma Tec di Toscanella, seguiva anche i ragazzi impegnati nel basket in carrozzina ed era molto conosciuto a Imola dove ancora oggi la gente non si capacita di quanto accaduto. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati nelle ultime ore. Tra questi quello del comico Davide Dalfiume. «Ivan l’ho conosciuto ai corsi di comicità che tengo a Università Aperta – ha scritto sui social –. Anche quest’anno, come l’anno scorso, aveva recitato alla serata di apertura dei Comici del Borgo a Dozza. A detta di tutti una persona gentile, delicata, rispettosa. Una persona speciale. Semplicemente Ivan». Commosso anche il ricordo dell’associazione imolese Estro. «Tutti ti ricordiamo tra il pubblico di qualche nostra serata, ma soprattutto per il servizio prezioso al nostro centro di raccolta per le persone colpite dall’alluvione. La tua presenza è stata di grande aiuto non solamente per noi, ma anche per le tante persone che hanno ricevuto i prodotti che hai contribuito a smistare, confezionare e caricare. Grazie di cuore per essere stato parte del nostro circolo e della nostra squadra». Ricordi che si sono aggiunti a quelli arrivati nelle scorse ore da “Imola cammina”, Banca del Tempo e Imolamare.

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