Imola, l'Ascom: «Ora stop al coprifuoco»

Archivio

Si sta per chiudere la seconda settimana in cui i pubblici esercizi sono tornati a servire pasti e drink ai tavoli, seppur solo in esterno. Un allentamento nelle misure di contenimento anti-pandemia che sta dando qualche risultato incoraggiante agli esercenti in città. Rimangono però ancora alcune questioni irrisolte che impongono ai locali di non poter lavorare a pieno ritmo e regime. Per superarle bisognerà però aspettare il mese di giugno. Per questo l’Ascom ha ribadito alcune priorità che devono essere messe in campo, partendo dalle nuove normative nazionali, per aiutare la ripresa in ogni ambito commerciale. Ambito che non è comunque rimasto fermo in questi primi mesi del 2021. «La prima cosa che bisogna fare – rimarca con forza il presidente dell’Ascom imolese Danilo Galassi – adesso è togliere il coprifuoco. Una misura che non ha un impatto sostanziale contro la pandemia, come invece hanno i vaccini, ma tante ripercussioni negative sulle attività. Lo vediamo in questi giorni in cui in zona gialla i nostri associati stanno riprendendo a lavorare. Non basta per dire che la crisi sia finita, anzi, ma è un segnale incoraggiante». Altro capitolo è quello di «consentire immediatamente la somministrazione anche al chiuso, con queste misure si potrà ottenere un impatto economico importante per bar, osterie e ristoranti».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui