Imola, il suo cane uccide un gatto e azzanna il padrone: denunciata

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Un cane corso di cinque anni, portato a spasso senza il guinzaglio nonostante la legge ne preveda l’obbligo, aggredisce e uccide Milù, una gatta di tre anni, sdraiata sul muretto di casa. Nel tentativo di strappare Milù dalle fauci del cane, il padrone della gatta viene azzannato a una gamba e dev’essere trasportato al Pronto soccorso. Sotto shock per quello che è accaduto a Milù e a suo marito, la padrona ha un attacco di cuore e viene ricoverata all’ospedale Santa Maria della Scaletta, dove rimane sotto osservazione per otto giorni. Tutto questo succede a Dozza il 23 agosto, attorno alle 20. E con l’arrivo, martedì, dei risultati dell’autopsia effettuata su Milù, parte una denuncia collettiva che vede i vicini di casa dei padroni della gattina e la sezione locale dell’Enpa pronti per testimoniare.

Il racconto dei testimoni

Non sono poche le persone che hanno assistito a quello che è successo. «Siamo stati attirati dall’abbaiare e dal ringhiare del cane, e dai latrati di Milù – racconta un gruppetto di testimoni –. E l’altro gatto dei signori li ha “avvisati” quando il cane si è avvicinato a Milù. Era impossibile non rendersi conto che c’era un problema». E nonostante la scena che tutti si sono trovati davanti, «la padrona del cane non lo ha mai richiamato, neanche una volta – aggiungono – non gli ha messo il guinzaglio ed è semplicemente rimasta a guardare».

«Si parla sempre di tutela dei cani. In realtà, sarebbe opportuno anche avere un occhio di riguardo per la tutela dei gatti, che hanno pari dignità rispetto ai cani. Sono animali da compagnia inseparabili come lo sono i cani – osserva Sotero Gandolfi Colleoni, avvocato dei padroni di Milù –. I proprietari dei cani, specialmente di determinate razze potenzialmente pericolose, dovrebbero averne una cura e un’attenzione molto maggiori. Ed eventualmente potrebbe anche essere opportuno introdurre qualche restrizione: qualcuno ha parlato ha parlato, forse in maniera provocatoria, di patentini. Ma ci sono cani che sono vere e proprie armi. Quando si parla di molossi, pitbull, rottweiler, sono delle vere e proprie armi in pungo a persone che non le sanno usare».

Le critiche dell’Enpa

Milù era stata data in adozione dall’Enpa. E la sezione di Dozza dell’associazione si mostra molto critica sull’episodio. «Che la proprietaria del cane lo portasse a spasso senza guinzaglio era una cosa risaputa. Io stessa ne avevo parlato personalmente con lei una volta – spiega Roberta Ferri, presidente –. E questa cosa era già stata segnalata in più di un’occasione, al punto che la padrona aveva già ricevuto delle sanzioni».

Dunque, «chi avrebbe dovuto fare tutti i controlli del caso? Questi controlli sono stati fatti, e nella maniera più opportuna, oppure non sono stati fatti del tutto? Dozza è un comune piccolo, e in molti si sentono i padroni del mondo, ritenendo di poter fare quello che preferiscono. Da quello che successo, sembra proprio che queste pessime abitudini vengano accettate da tutti, cittadini e Amministrazione».

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