Imola, il rilancio turistico passa dall'high-tech

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Con l’arrivo della primavera e di un calendario ricco di eventi sportivi e non solo, con la diminuzione della pandemia e con la maggiore possibilità delle persone di muoversi, crescono le opportunità turistiche dei territori. A tal fine la politica locale s’interroga e chiede risposte adeguate per fare in modo che la città, il territorio e quindi le imprese che con il turismo sono collegate, siano pronti. Il tutto, soprattutto, con una maggiore presenza, implementazione e valorizzazione della tecnologia.

I supporti esistenti

Per la città di Imola i turisti hanno a disposizione già qualche supporto multimediale e tecnologico che li aiuti a orientarsi. Al di là degli esempi come Monument tracker, Yamgu, e molte altre ci sono anche applicazioni specifiche che si possono scaricare sul proprio telefonino. A dir la verità alcune sono forse un po’ datate. Tra queste c’è per esempio “CityWay” che tra i luoghi segnalati ne riporta cinque, ovviamente i principali: piazza Matteotti, Rocca, tutte accompagnate da qualche, semplice, indicazione storiografica e architettonica, oppure GeoIf tourist app, realizzata per il territorio di Imola e Faenza, fino a “Visitare Imola”. Qui il visitatore può trovare, basandosi sulla riproduzione della pianta leonardesca, alcuni punti sensibili, che se cliccati offrono info dettagliate, di musei, piazze e luoghi simbolo del centro storico e dell’autodromo, parcheggi inclusi. A questo si aggiunge anche il calendario degli eventi e una breve presentazione della città.

Maggiori investimenti sul turismo

Tra i primi a chiedere uno scatto per la promozione delle peculiarità cittadine è la Lega. Nell’ultimo consiglio comunale, infatti, la proposta del Carroccio è passata anche se, come sottolinea il capogruppo Daniele Marchetti «è mancato come di consueto il voto favorevole della maggioranza». In sostanza «la nostra idea è mettere nelle condizioni un visitatore di scoprire la città in completa autonomia sfruttando l'integrazione tra la segnaletica e le nuove tecnologie. Ormai tutti hanno uno smartphone – spiega il leghista – e quindi non crediamo sia complicato apporre un Qr code da scansionare che rimandi ad un'applicazione come "Visitare Imola" che esiste già». Questo perché «mantenere il turismo di passaggio è fondamentale. E – conclude Marchetti – al di là della parte politica la nostra proposta, a cui la maggioranza ha risposto che nei prossimi mesi ci si muoverà proprio in quella direzione, e staremo a vedere, non è di parte ma è per il bene della città».

La Pro loco si muove

«La necessità di aumentare la visibilità 2.0 della città – spiega il presidente della Pro loco, Luca Errani – è una nostra idea di fondo. Ci stiamo lavorando e proprio nei prossimi consigli – rimarca – cercheremo di dare concretezza a questo progetto». Nello specifico «stiamo anche noi guardando come intervenire per mettere in rete, quindi consultabile attraverso i supporti tecnologici che oggi tutte le persone hanno in tasca, anche aspetti, luoghi, spazi, opere d’arte, giardini, compresi quelli privati che vorranno aderire, non abbastanza conosciuti. Imola – aggiunge il presidente – è ricca di opere d’arte, di monumenti o case, con i relativi giardini, che possono diventare attrattiva turistica. Dare la possibilità, attraverso Qr, realtà aumentata o comunque supporti tecnologici, di poterli conoscere è un progetto che vogliamo concretizzare in questo biennio».

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