Imola, il nodo della sanità: "Garanzie su ferie e organici"

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I sindacati della sanità sembrano fare a gara sul tempo, ma la rivendicazione è una sola: mettere mano agli organici sanitari, da troppo tempo sotto la soglia e sotto stress.

Fials

La carenza di personale infermieristico e tecnico addetto all’assistenza viene definita «grave» da Stefano De Pandis della Fials, il sindaco uscito maggioritario dalle ultime elezioni Rsu in azienda, che ieri in mattinata ha rilanciato un allarme non nuovo. In particolare, dice il referente sindacale: «è grave la situazione nel Dipartimento medico e geriatrico, nel Dipartimento chirurgico, nel Blocco operatorio, nella Pediatria, in Ortopedia, in Radiologia dove mancano i tecnici, sul territorio in assistenza domiciliare, al 118, dove l’ambulanza in più prevista dai fondi regionali non è mai partita per via della carenza dei professionisti. Altissimi i carichi di lavoro e le situazioni di stress psico-fisico che gli operatori fronteggiano quotidianamente per sostenere turni asfissianti, continui i salti di riposo, numerose le ferie pregresse ancora da smaltire, mentre sempre più spesso si destreggia in mezzo ad aggressioni verbali e fisiche –aggiunge poi De Pandis stesso –. Esplode invece il monte ore dello straordinario e della pronta disponibilità. Tutto questo è insostenibile sia fisicamente che emotivamente».

Fp Cgil

La Fp Cgil Imola per parte sua rimarca la necessità «urgente di rivedere gli organici personale di tutti i Reparti e Servizi dell’Azienda Ausl di Imola necessari per garantire i servizi ai cittadini». Gli organici definiti per garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini e condizioni vita-lavoro idonee alle lavoratrici e ai lavoratori sono, ad avviso della Fp Cgil Imola, «scarsi e sottostimati». «La carenza di organico e di copertura del turn over comprende più figure professionali. Ne citiamo alcune ad esempio: infermieri, oss, tecnici di laboratorio, personale amministrativo, tecnici di radiologia, tecnici della prevenzione, ostetriche solo per citarne alcune – dice Erika Ferretti del sindacato di categoria Cgil –. Questa criticità è già stata denunciata all’Ausl da tempo, in quanto riceviamo quotidianamente segnalazioni dai lavoratori rispetto alle continue richieste di doppi turni e salti dei riposi: e questo succedeva nel periodo pre-ferie estive».

La sollecitazione è dunque diretta ancora una volta alla direzione generale dell’Ausl: «Sono necessarie risposte concrete in quanto le criticità provocano forti ripercussioni da stress lavoro correlato».

Si chiedono quindi la garanzia delle ferie estive del personale «attraverso una copertura delle assenze in modo tale che non si ripercuotano sui lavoratori che restano in servizio e di garantire le sostituzioni dei congedi parentali e delle aspettative». La stessa Funzione pubblica-Cgil dell’Emilia Romagna, su mandato dell’assemblea dei quadri e delegati, terrà un presidio davanti alla sede della Regione Emilia Romagna lunedì 13 giugno prossimo a patire dalle 10.

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