Imola pensa alla propria mobilità futura che passa dalle auto elettriche e dalle infrastrutture necessarie per compiere il passaggio, ma non è tutto. La prima giornata di “Imola green” incentrata sul tema “Mobilità attiva per il clima che cambia” ha consentito di mettere sul piatto molti temi, oltre che far toccare con mano ai cittadini i mezzi del futuro. I cittadini hanno potuto scendere in pista al fianco di piloti esperti per imparare a guidare nel modo migliore un’auto elettrica, o come ricaricarla. «Ma la cosa bella è stato vedere che non si ragiona solo sul cambio uno a uno, da auto a motore ad auto elettrica – commenta l’assessora all’Ambiente Elisa Spada –. Quando si affronta il tema della mobilità attiva si passa necessariamente per l’intermodalità: mettere a sistema trasporto pubblico, ferroviario, sharing. Un esempio: le auto elettriche di Corrente, a Imola ce ne sono 10 e sono molto usate da chi va in aeroporto a Bologna. Però possono rivelarsi anche la soluzione per evitare di avere una seconda o una terza auto».
Bike to work
Da marzo ad agosto sono 22.250,47 i kg di anidride carbonica risparmiata, 158.943,12 i km percorsi in bicicletta, 39.027 i viaggi, 15 le aziende coinvolte e 778 i lavoratori-ciclisti iscritti. Sono i primi risultati del progetto Bike to work che l’amministrazione comunale imolese ha avviato nel 2021. «Siamo partiti con un questionario alle aziende, allora erano due che presentavano al Comune il piano di mobilità dei dipendenti, ora sono 15 – ripercorre l’assessora all’ambiente Elisa Spada che coordina questo progetto trasversale –. La prima azione è stata la costituzione di un tavolo dei mobility manager, che insieme al Comune e al settore mobilità di Area Blu condivide e affronta criticità ed elabora proposte che sono alla base della strategia di medio e lungo termine. Proprio dal dialogo con loro è emersa l’idea dell’incentivo chilometrico per chi usa la bici per recarsi al lavoro». Attraverso la app We city, è stato possibile tracciare gli spostamenti casa-lavoro e quindi riconoscere un incentivo, in base ai chilometri percorsi in bici (circa 20 centesimi a chilometro, per un massimo di 50 euro al mese che vengono versati direttamente sul conto dei lavoratori). La app ha permesso di fare un monitoraggio dell’andamento del progetto quantificando gli obiettivi raggiunti ad oggi e arrivare al premio consegnato ieri.
Il premio
Marco Tamburini, nella categoria “Maggior numero di km percorsi dall'attivazione del progetto” e Stefano Marabini, nella categoria “Tenacia, per aver utilizzato per più giorni la app dall'attivazione del progetto”, entrambi dipendenti della Sacmi, sono i vincitori delle due categorie del premio “Imola bike to work” 2023. Marco Tamburini ha vinto percorrendo 3.270 km lungo il percorso casa – lavoro andata e ritorno, nel periodo dall’1 marzo 2023 al 31 agosto 2023, mentre Stefano Marabini si è imposto per avere usato l’app We City per ben 133 giorni, sempre nello stesso intervallo di tempo. Ai due premiati, entrambi dipendenti Sacmi, oltre all’attestato, è stato consegnato il premio sponsorizzato dall’Autodromo Enzo e Dino Ferrari che ha donato alcuni gadget e l’ingresso omaggio al Civ, il prossimo evento in programma.
Prossime tappe
L’investimento complessivo delle opere previste dal progetto “Bike to work Imola” è pari a 556.161 euro di cui 354.312 finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e 151.848 euro dal Comune di Imola. I cantieri saranno terminati a fine 2023. A questi, si aggiunge il costo relativo all’incentivo chilometrico e acquisto dell’app, pari complessivamente a 56.240 euro di cui 39.368 euro finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e 16.872 euro dal Comune di Imola. «L’obiettivo è estendere la rete delle ciclabili e sbloccare nuove buone abitudini – dice l’assessora Elisa spada – flussi ciclabili: ne sono un esempio la nuova pista ciclabile in via I° Maggio, la rete di bike lane della zona industriale che un modo soft intanto per segnare un percorso e una parte del sottopasso di Pontesanto. Abbiamo fatto uno studio di pre fattibilità per una nuova ciclabile sulla Gambellara, dove la situazione è critica per un percorso in sicurezza e quindi sarà certamente una delle nuove aree di lavoro in seno a questo progetto. Si tratta di trovare i bandi a cui candidarla per i finanziamenti. La mobilità attiva si è dimostrato un vero e proprio motore per la trasformazione della città, in termini ambientali, infrastrutturali, adattamento climatico ma anche di relazioni e socialità». Imola green prosegue oggi con la biciclettata che parte alle 10 dall’autodromo e una serie di appuntamenti al paddock. Da domani si potranno presentare le domande per beneficiare degli incentivi per l’acquisto esclusivamente di biciclette a pedalata assistita. Il Comune di Imola, tramite Area Blu, ha infatti aperto lo specifico bando pubblico per l’erogazione dei suddetti incentivi, che ammontano in totale a 44 mila euro, finanziati con fondi del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica sul Programma di incentivazione della Mobilità Urbana Sostenibile Primus, del progetto approvato dal Comune di Imola denominato “Collegamenti ciclabili a Nord-Ovest Imola Byke Friendly”. Il suddetto progetto ha previsto diverse linee di azione: la realizzazione di una parte del sottopasso ciclopedonale di Pontesanto, per l’altra parte finanziato dal progetto “Bike to work”; la realizzazione della pista ciclopedonale in sede propria di collegamento tra questo sottopasso e il sottopasso ferroviario N8 e l’incentivo per l’acquisto delle bici a pedalata assistita. Per biciclette a pedalata assistita si intende biciclette, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 kW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h, o prima se il ciclista smette di pedalare, e che rispondano all’art.50 del codice della strada; si intendono biciclette per uso urbano, non sportive e non professionale. Possono richiedere l’incentivo le persone fisiche residenti nel Comune di Imola e sarà possibile usufruire degli incentivi una sola volta e per una sola bicicletta per nucleo familiare. Non sarà possibile richiedere contributi erogati da altri enti pubblici per il medesimo mezzo acquistato (non sono cumulativi con altri fondi della Regione messi a bando in questi giorni). L’entità del contributo, a copertura parziale delle spese a carico dei beneficiari, viene fissato in 400 euro, non potrà superare il 50 % della spesa sostenuta per il solo acquisto della bicicletta.