Imola, Gran premio grande vetrina per il Made In Italy

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A Imola e in tutta la regione sale la febbre per il Qatar Airways Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, sesta prova del Mondiale di F1 (prima tappa europea del 2023), in programma all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” dal 19 al 21 maggio. Già venduti l’82% dei biglietti per un evento, nel cuore della “Motor Valley”, che porterà in città nel fine settimana oltre 160mila spettatori. Tanti tifosi della Ferrari, come accade ogni volta che il Circus sbarca in riva al Santerno, anche se le “rosse” non stanno vivendo un momento facile al cospetto di un dominio fin qui targato Red Bull, come testimoniano i tre successi centrati fin qui dal due volte campione del mondo Max Verstappen (già vincitore un anno fa) e i due del compagno di squadra Sergio Perez.

La presentazione, a poche ore dal semaforo verde delle prove libere previsto per venerdì, ieri mattina, nella sede della Regione Emilia Romagna, a cui hanno partecipato il presidente Stefano Bonaccini, il sindaco di Imola, Marco Panieri e in collegamento da remoto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani ed il presidente di Ice, Matteo Zoppas.

«Promozione per il territorio»

«Un grande evento sportivo, ma anche una vetrina internazionale assoluta per la promozione del nostro territorio». Con queste parole il presidente Bonaccini ha parlato dell’arrivo della F1 a Imola, in una regione che ospita già la MotoGp (a Misano) e la Superbike (a Misano e a Imola), nonostante i giorni difficili per il maltempo e la nuova allerta rossa diramata dalla Protezione civile. «Pur nelle difficoltà, siamo orgogliosi di ospitare la manifestazione anche quest’anno. Un evento che dà risalto alle eccellenze dell’Emilia-Romagna e del Paese, a partire dalla filiera dell’automotive, che qui tiene insieme ricerca, crescita e buon lavoro, cultura e passione – continua Bonaccini –. Grazie alla più alta concentrazione mondiale di prestigiose case auto-mobilistiche e motoristiche, dove l’amore per i motori ha radici profonde e si salda con un futuro che è già realtà, se pensiamo allo sviluppo di motori e veicoli ad altre prestazioni e basso impatto ecologico».

Il presidente della Regione conclude dicendo «grazie, dunque, a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, ormai entrato stabilmente nel calendario mondiale. Per noi la conferma di un impegno a sostegno del territorio, per promuoverne crescita, valorizzazione e attrattività, attraverso il solo linguaggio che si parla ovunque nel mondo, ovvero lo sport».

«Orgoglio straordinario»

Dello stesso avviso Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia. «È straordinario l’orgoglio con cui ci apprestiamo a dare il via al Gp di Imola che, da tre anni, celebra, nel suo nome, il Made in Italy. Orgoglio, perché Imola è nel cuore della Terra dei Motori come in quello degli appassionati e perché Aci ne è organizzatrice, come a Monza. L’Italia, difatti, è da sempre protagonista del Motorsport mondiale, dai suoi albori testimone della sua rilevanza come traino per l’innovazione e lo sviluppo dell’automobilismo».

L’autodromo visto quindi non sono come una pista di asfalto. «È una comunità, con la sua storia e la sua prospettiva – termina Sticchi Damiani –. È il simbolo dei tantissimi uomini e donne che, cimentandosi come piloti, costruttori, progettisti, tecnici e meccanici, alimentano la nostra passione e contribuiscono ogni giorno al progresso tecnologico delle nostre automobili, anche nel suo futuro elettrico. A Imola, con il Gran Premio, celebriamo tutto questo e confermiamo l’Italia, ancora una volta, vera eccellenza automobilistica».

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