Momenti di panico, mercoledì sera, in piazza Unità d’Italia a Borgo Tossignano, durante la plenaria dei Consigli comunali dei quattro comuni della vallata organizzata per fare un punto sull’emergenza alluvione, a cui hanno partecipato anche le forze dell’ordine. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, alle 21.45, l’attenzione dei militari e dei presenti è stata richiamata dalle accelerazioni e dalle sgommate di un furgone che si era avvicinato a tutta velocità alle sbarre anti-terrorismo collocate in prossimità dell’evento per proteggere le persone, come previsto in occasione di manifestazioni o eventi simili. Alla vista dei carabinieri, prontamente intervenuti a protezione dei cittadini, il conducente del furgone è però fuggito ed è stato inseguito sulla Montanara.
Fuga nei campi
Incapace di seminare le pattuglie dei militari che lo stavano raggiungendo, il conducente è sceso dal mezzo, abbandonandolo sulla carreggiata, e si è dileguato attraverso i campi. Ispezionato dai carabinieri, il veicolo, un Peugeot Boxer, è risultato intestato a una 61enne ferrarese. La donna, contattata dai militari, ha riferito che il furgone era utilizzato dal figlio 30enne, anche lui residente nel Ferrarese. All’interno del veicolo, i militari hanno rinvenuto una maschera integrale in plastica-lattice raffigurante Joker, uno smartphone e una borsa da lavoro contenente alcuni attrezzi da scasso. Poco prima di mezzanotte, intorno alle 23.50, i carabinieri della centrale operativa di Imola hanno ricevuto la telefonata di un 72enne residente a Borgo Tossignano, il quale ha riferito di aver soccorso un giovane seminudo che aveva suonato al citofono per chiedere aiuto, a seguito del furto del proprio furgone avvenuto nei pressi del fiume Santerno in cui si era recato per farsi un bagno.
Furto simulato
All’arrivo dei militari, però, la scoperta. Quel giovane “derubato” era proprio il 30enne ferrarese che stavano cercando e che aveva simulato il furto del furgone per evitare di assumersi la responsabilità di quello che aveva fatto un paio d’ore prima in piazza a Borgo Tossignano. È stato proprio uno dei carabinieri a riconoscere il giovane, avendolo visto da vicino quando si era avvicinato alla cabina di guida per provare a bloccare l’autista del mezzo. Accompagnato in caserma, il 30enne è stato denunciato per simulazione di reato, resistenza a un pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Inoltre, il giovane, che si è visto ritirare la patente di guida, è stato anche multato per le infrazioni al codice della strada commesse durante la fuga, ovvero produzione di rumori molesti durante la circolazione, circolazione a velocità non commisurata alle situazioni ambientali, inottemperanza all’alt degli agenti e circolazione contromano in curve, dossi o con limitata visibilità.