Imola, domus del rasoio: rush finale per aprire a settembre

Adesso ci siamo, finalmente l’allestimento del nuovo percorso museale e archeologico, all’interno del San Domenico, sta volgendo al termine. Una genesi lunga, se ne parla infatti dal 1985 quando chiuse la struttura posta sotto la Biblioteca comunale, della necessità di dare alla città di nuovo un suo contenitore storico-culturale con questa offerta contenutistica.
Finalmente dopo un cantiere durato quasi tre anni il rush finale è iniziato. Stando alle indiscrezioni, infatti, le nuove sale e il nuovo percorso aprirà i battenti per il grande pubblico a partire da settembre.
La Domus del rasoio
Rinvenuta quasi venti anni fa durante i lavori di recupero del complesso architettonico di San Domenico, l’area archeologica racchiude testimonianze di oltre duemila anni di storia imolese. Si parte dai mosaici e dai reperti di varie epoche fino ad arrivare a una domus romana di età imperiale.Non mancano poi tracce della prima presenza domenicana in loco, un’officina medievale con forni e piani di fusione per la costruzione delle campane di San Nicolò e Domenico e al refettorio conventuale. Queste peculiarità saranno visitabili grazie all’allestimento interno di passerelle sopraelevate. Zone e aree dal grande respiro storiografico che ha permesso, durante i lavori, di ritrovare un rasoio in bronzo con impugnatura a testa di pantera, da cui l’area prende il nome. Si tratta un’antica abitazione romana risalente al I secolo d.C. della quale rimangono visibili tre pavimenti a mosaico. Alcuni messi a nuovo grazie alla collaborazione con l’Università di Ravenna.
Allestimenti
I lavori di allestimento hanno avuto diversi step di spesa, l’ultimo è quello finanziato pochi giorni fa da circa 90mila euro, e prevedono uno spazio fruibile lungo tutti e quattro i lati della sala attraverso passerelle sospese, dalle quali si potranno vedere l’area di scavo e i mosaici. Appoggiate al parapetto e addossate alle pareti, alcune teche illuminate, pensate come piccoli scrigni, mostreranno i reperti rinvenuti durante lo scavo, e in particolare il celebre rasoio, a cui sarà riservato un accento espositivo speciale.L’intero allestimento ruoterà intorno alla proiezione di un video appositamente commissionato. La visione permetterà di ripercorrere la storia del sito archeologico e di comprenderne meglio la struttura attraverso ricostruzioni in 3D. Durante la proiezione le varie porzioni dello scavo saranno sottolineate anche grazie a un sistema di illuminazione studiato in modo da coordinarsi con i contenuti del racconto.