Imola, dalle multe prevista un'entrata di 2,5 milioni nel 2023

Ammontano a 2 milioni e 500.000 euro i proventi da sanzioni per violazioni del Codice della strada che il Circondario prevede in nove Comuni su dieci (Castel San Pietro non è parte del Corpo unico di Polizia locale) per l’anno in corso. E a Imola e a Medicina, i due più grandi, è prevista la destinazione dell’80% di queste entrate, pari a 2 milioni di euro.
La nuova convenzione
La nuova convenzione stipulata a seguito del rientro dei Comuni di Castel Guelfo e di Mordano nel Corpo unico di Polizia locale (atto che il Consiglio comunale di Imola, in particolare, ha approvato il 29 novembre del 2022) ha cambiato alcune carte in tavola sulla titolarità e sulla gestione dei proventi delle multe. «Il Nuovo Circondario imolese è titolare di tutte le entrate relative alle funzioni conferite tramite la presente convenzione ed in particolare dei proventi derivanti dalle sanzioni per violazioni al codice della strada e relative sanzioni accessorie – si legge –. Restano di competenza dei Comuni le entrate derivanti da sanzioni amministrative per violazione di ordinanze e/o regolamenti comunali».Inoltre, «tutte le entrate sono gestite nel rispetto delle finalità definite dalla normativa e utilizzate dal N.C.I. per sostenere i costi di funzionamento della Polizia locale – aggiunge la convenzione –. Le risorse eventualmente eccedenti le spese sostenute potranno essere ripartite a favore dei Comuni aderenti, seguendo le medesime disposizioni utilizzate per la ripartizione delle spese».
Le previsioni
Venendo ai numeri, «sono state previste maggiori entrate per sanzioni (+500mila euro) – entra nei particolari l’ente di via Boccaccio – derivanti da Aumento Istat (10%), che porterà 200mila euro in più di entrate, e 300mila euro da maggiori sanzioni previste per nuovi investimenti su apparecchiature di velocità e maggiori interventi degli agenti organizzati per presidi». E «in base al modello compensativo la proposta di ripartizione della differenza fra spesa e entrate è di prevedere una ripartizione delle spese in percentuale agli abitanti, con un correttivo su Imola e Medicina – aggiunge –. Nello specifico, la proposta è di prevedere l’80% della differenza fra spese e entrate su Imola e Medicina in proporzione agli abitanti ed il 20% sugli altri Comuni in proporzione agli abitanti», e più precisamente in proporzione ai residenti censiti al 31 dicembre dell’anno precedente.Infine, «le previsioni di entrata non tengono conto dei maggiori trasferimenti da Prt della Regione Emilia-Romagna – conclude –, che potranno essere utilizzati per particolari esigenze di servizi e/o per costituire un fondo di solidarietà per i Comuni della Vallata».